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    Cosa si sono detti Macron e Putin durante il loro primo incontro

    Il presidente francese e quello russo hanno parlato per circa due ore, affrontando vari temi: dal terrorismo alla Cecenia passando per la Siria

    Di TPI
    Pubblicato il 29 Mag. 2017 alle 19:32 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:16

    Il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato il 29 maggio 2017 a Versailles il presidente russo Vladimir Putin. Si è trattato del primo incontro tra i due leader che hanno discusso delle relazioni bilaterali tra i due paesi, ma anche della lotta al terrorismo, della Siria, della Cecenia e del ruolo della Russia nelle elezioni francesi.

    Durante l’incontro, Macron ha condiviso un tweet scrivendo “dialogo e fermezza”, riferendosi alle discussioni in corso con Putin. L’incontro, avvenuto nella reggia dei re di Francia, è iniziato intorno alle 14:15 ed è andato avanti per più di due ore in un clima definito da fonti russe citate dalla emittente Bfm-tv “buono”.

    I due leader, dopo l’incontro a porte chiuse, hanno tenuto una conferenza stampa, fatto una passeggiata nei giardini di Versailles e visitato la mostra su Pietro il Grande.

    Questi i temi principali affrontati dai due capi di stato.

    Siria:

    Il presidente francese è sembrato essere intransigente sulla questione siriana. “Qualsiasi utilizzo di armi chimiche sarà oggetto di rappresaglia e risposta immediata da parte dei francesi”, ha detto Macron dopo aver incontrato Putin.

    Secondo l’inquilino dell’Eliseo la priorità è “organizzare una transizione democratica assicurando la stabilità del paese”.

    Cecenia:

    Durante l’incontro, Macron ha riferito di aver messo l’accento sul “rispetto di tutte le minoranze”. Facendo particolare riferimento alla questione della comunità “Lgbt in Cecenia” e alle “Ong in Russia”.

    Secondo il presidente francese, “Putin ha promesso la verità sulle attività delle autorità locali” in Cecenia. Macron ha precisato che si è “convenuto su una verifica regolare comune” tra i due leader.

    Terrorismo:

    I due capi di stato si sono detti d’accordo: “Dobbiamo unire i nostri sforzi contro il terrorismo”, ha detto Putin nel corso della conferenza stampa di Versailles.

    Rapporti bilaterali Francia-Russia:

    “Gli interessi primari di Francia e Russia superano i punti di frizione”, secondo Putin. L’incontro è stato definito da Macron come uno “scambio franco e diretto”.

    L’ingerenza russa alle elezioni presidenziali francesi:

    Il presidente Macron ha lanciato accuse precise verso la Russia per quanto successo durante la campagna elettorale per le presidenziali francesi che si sono tenute a maggio 2017. “Da parte di Russia Today e Sputnik, che non sono dei media ma degli strumenti di interferenza, c’è stata un’ingerenza durante il processo elettorale di un paese democratico”, ha accusato Macron.

    “Ho sempre avuto relazioni esemplari con i giornalisti stranieri, a patto che siano dei giornalisti. Russia Today e Sputnik sono stati organi di propaganda che hanno diffuso controverità infamanti sulla mia persona. Su questo non mollerò di un centimetro”, ha detto ancora Macron rispondendo a una domanda sull’espulsione degli inviati dei due media russi dal suo quartier generale in campagna elettorale”.

    “Non abbiamo mai tentato di influenzare il risultato delle elezioni francesi. Del resto, è impossibile, seguiamo i sondaggi, e abbiamo sempre conosciuto l’opinione della maggioranza dei francesi. Non siamo bambini, siamo persone serie”, ha replicato Putin.

    Il presidente russo ha anche detto di non aver affrontato la questione durante l’incontro con Macron. “Il presidente francese non ha manifestato alcun interesse rispetto a questa questione e io ancora meno”.

    Altro tema toccato durante la conferenza stampa da Putin è stato quello della visita di Marine Le Pen, leader del Front National e avversaria di Macron al ballottaggio per l’Eliseo, a Mosca. Il presidente russo ha detto che quella di Le Pen in campagna elettorale “non era la sua prima visita a Mosca”. “La sua opinione sulla tutela dell’identità dei popoli europei non sono prive di fondamento. In ogni caso siamo pronti ad accogliere chiunque, in ogni momento. Se Le Pen ci chiese di accoglierla non vedo perché avremmo dovuto rifiutare”, spiega Putin.

    “Lei ha anche sempre lavorato per l’approfondimento delle relazioni tra i nostri due paesi”, ha sostenuto ancora Putin. Sui presunti attacchi di hacker russi contro Macron prima delle elezioni, il presidente russo ha detto che non si possono “trarre delle conclusioni su ipotesi non confermate, la stampa può farlo, non la politica”.

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