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    I consigli di un maestro di meditazione per non essere più dipendenti dallo smartphone

    Dopo essersi reso conto di essere diventato dipendente dal suo smartphone, un insegnante di meditazione ha deciso di disintossicarsi attraverso 5 metodi

    Di TPI
    Pubblicato il 26 Mag. 2016 alle 17:31 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:59

    Dopo essersi reso conto di essere diventato dipendente dal
    suo smartphone, un insegnante di meditazione statunitense, Jon Krop, ha deciso
    di dedicarsi a capire quale strada intraprendere per cercare di liberarsi da
    questa necessità.

    Krop ha dichiarato al sito Upworthy di aver notato che la
    sua era una vera e propria dipendenza perché, nonostante fosse riuscito a stare
    dieci giorni senza accedere al telefono durante un ritiro meditativo, non
    appena questo è finito ha sentito il bisogno impellente di controllare le
    notifiche perse in quelle giornate passate a contatto con la natura.

    Il problema, secondo Krop, sta nel nostro essere dipendenti
    dalle distrazioni, più che dallo smartphone in sé, che però è ovviamente un
    ottimo luogo dove cercarne: sentiamo il bisogno continuo di riempire i
    nostri tempi morti con qualcosa.

    Non si tratta certo di una novità: già nel diciassettesimo
    secolo, lo scienziato e filosofo Blaise Pascal sosteneva che “le miserie di
    tutti gli uomini derivano dal fatto di non essere capaci di starsene seduti in
    una stanza silenziosa da soli”.

    Naturalmente Internet, specialmente via telefono, ha
    peggiorato il problema: non appena ci liberiamo dagli impegni e siamo in un
    momento “di transito” della nostra giornata, che sia una pausa caffè o un
    viaggio in metropolitana, ci lanciamo su applicazioni come Facebook, Twitter e
    Whatsapp per distrarci.

    Ecco quindi cinque maniere suggerite dall’insegnante di
    meditazione per cercare di liberarsi da questa dipendenza nella vita
    quotidiana:

    1. La prossima volta che prendete la metropolitana, cercate
    di non tirare fuori il telefono, o un libro, e di non dedicarvi ad alcuna
    distrazione fino alla fermata successiva.

    Potreste approfittarne per focalizzare la vostra attenzione sul
    vostro respiro, osservare le persone intorno a voi, o non fare nulla in
    particolare, per capire cosa si prova a stare anche solo il tempo di una
    fermata senza dover riempire il proprio tempo.

    2. Quando dovete andare a piedi da qualche parte, provate a
    lasciare le cuffie in tasca.

    Cercate di non ascoltare musica o podcast, e non guardare il
    telefono. Godetevi la semplicità di camminare senza distrazioni.

    3

    . Probabilmente molti di voi leggono anche quando vanno in bagno. Anche
    questa può essere un’occasione per mettersi alla prova e cercare di non
    approfittare necessariamente della comodità di uno smartphone a portata di
    mano.

    4. Non controllate il telefono e il computer prima di
    esservi lavati e aver fatto colazione. Sarà un modo per iniziare la giornata in
    uno stato mentale più pacifico, e vi accompagnerà anche per il resto del
    giorno.

    5. Selezionare quali notifiche far apparire.

    Anche quando si cerca di evitare i nostri telefoni, è facile
    che siano loro a farsi notare con suoni, vibrazioni e notifiche di ogni sorta.
    Un buon metodo per non avere l’ansia di controllare continuamente cosa sta
    succedendo è quello di attuare una selezione delle applicazioni che possono “disturbarci”,
    e silenziare le altre, in modo da non essere distratti per motivi poco
    importanti.

    Secondo Krop, se si persevera in questi tentativi senza
    lasciarsi tentare non appena sentiamo il bisogno di accendere il telefono, si
    scoprirà poi che quei “tempi morti” prima temuti sono in realtà qualcosa da
    assaporare con gusto, non qualcosa da temere. 

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