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    Com’eri vestito quando sei stato derubato?

    Uno sketch della Bbc ha voluto affrontare il tema dello stupro ribaltando la situazione in cui gli uomini interrogano le donne sulle loro responsabilità

    Di TPI
    Pubblicato il 14 Mar. 2017 alle 14:34 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:39

     

    È purtroppo noto il fenomeno secondo cui, alle donne vittime di stupro, una delle prime domande rivolte da autorità e conoscenti sia “Ma com’eri vestita?”. Come poi ha dimostrato anche recentemente il caso di un giudice che ha chiesto a una donna perché “non avesse tenuto le gambe chiuse”, sono molti i modi in cui le donne oggetto di violenza vengono colpevolizzate pur non essendo certo responsabili.

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    Uno sketch del programma della Bbc The Tracey Ullman’s Show, con protagonista la comica Tracey Ullman, ha voluto affrontare il tema ribaltando la situazione, e negli ultimi giorni è stato visualizzato più di 18 milioni di volte.

    Nello sketch si vede una tipica stanza da centrale di polizia e un uomo seduto di fronte a un’investigatrice, che incomincia a fargli delle domande in seguito a un episodio di rapina di cui l’uomo è stato vittima.

    Prima ancora di fargli altre domande su come sono andate le cose, la donna gli chiede “Portava questi vestiti quando è successo?”, facendo riferimento a un semplice completo giacca e cravatta.

    “Sembrano abiti che ostentano ricchezza. Un po’ un invito, non è vero? Come se si volesse fare pubblicità”.

    Quando l’uomo sembra reagire di fronte a queste insinuazioni, l’ispettrice invita un’altra donna nella stanza nelle vesti di consulente, che provvede subito a chiedere: ”Aveva bevuto? Perché in quel caso potrebbe aver inviato segnali confusi, attirando qualcuno col suo bel vestito e il telefono, e poi all’ultimo momento, dicendo ‘non voglio essere aggredito!’”.

    Le donne arrivano addirittura a sostenere “Ha almeno urlato? Come faceva l’assalitore a sapere che lei non gradisse di essere derubato dei suoi averi se lei non l’ha detto chiaramente? Mi dispiace, ma dovrà prendersi qualche responsabilità per quello che è avvenuto”.

    Una situazione apparentemente paradossale ma che riflette perfettamente il genere di trattamento riservato in alcuni casi alle donne vittime di violenza, ripetutamente costrette ad assumersi parte di una colpa che non hanno.

    Ecco il video completo:

     

    LEGGI ANCHE: COSA INDOSSAVANO QUANDO SONO STATE VIOLENTATE. La fotografa Katherine Cambareri ha ritratto gli abiti indossati da alcune vittime di stupri al momento della violenza, per dimostrare che non esistono “abiti provocanti”

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