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    La Coca-Cola sta pensando di produrre una bibita alla marijuana

    Credit: Afp

    Se l'azienda andasse avanti vendendo prodotti infusi con Cbd, sarebbe il primo produttore di bevande a zero alcol a lanciare sul mercato prodotti legati alla cannabis

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 18 Set. 2018 alle 16:24 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 23:40

    C’è aria da cambiamento per la Coca-Cola, che starebbe pensando alla produzione di bevande aromatizzate alla marijuana per aiutare a combattere dolori, infiammazioni e crampi. coca cola cannabis

    L’intento è realizzare delle bevande aromatizzate con cannabidiolo (Cbd), sostanza non psicoattiva con proprietà antinfiammatorie. Il Cbd si differenzia dal Thc, che invece è un composto psicoattivo.

    Infatti, i sostenitori della sostanza sottolineano come il cannabidiolo sia utile per alleviare alcuni sintomi di artrite e diabete mentre l’olio con basse concentrazioni aiuta a favorire il sonno, aumentare l’appetito e ridurre stress, depressione e ansia.

    Ma dall’azienda non è ancora arrivata una conferma ufficiale: “Non abbiamo alcun interesse nella marijuana o nella cannabis”, ha detto il portavoce di Coca-Cola Kent Landers. “Come molti altri nel settore, monitoriamo da vicino la crescita di Cbd non psico-attivo come ingrediente in bevande per la salute”.

    Il mercato globale della cannabis, alla luce delle novità degli ultimi anni sul fronte della legalizzazione, è in rapida espansione: secondo le stime più recenti potrebbe sfiorare i 2,1 miliardi di dollari già nel 2020.

    Secondo quanto riportato da Bloomberg, Il colosso mondiale delle bevande avrebbe stipulato un accordo con il produttore canadese di marijuana Aurora Cannabis. In Canada, il 17 ottobre l’uso ricreativo della marijuana sarà legalizzato mentre negli Stati Uniti l’uso della sostanza è illegale a livello federale ma non in oltre la metà dei 50 stati americani.

    Il gruppo Coca-Cola sta inseguendo i passi di Constellation Brands, l’importatore negli Stati Uniti della birra a marchio Corona, che da tempo scommette sulla cannabis: il gruppo newyorchese ha investito 4 miliardi di dollari per aumentare la sua quota in Canopy Growth, azienda canadese che coltiva marijuana e che vende prodotti derivanti dalla sostanza.

    Se la Coca-Cola andasse avanti producendo prodotti infusi con Cbd sarebbe il primo produttore di bevande a zero alcol a lanciare sul mercato prodotti legati alla cannabis.

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