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    Cina, Xi minaccia: “Taiwan sarà riunita a Pechino con la forza, se necessario”

    Il presidente cinese Xi Jinping

    La Cina "si riserva la possibilità di prendere tutte le misure necessarie" contro le forze esterne che tramano contro la riunificazione di Taiwan e Pechino

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 2 Gen. 2019 alle 07:46 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:48

    Il presidente cinese Xi Jinping ha inaugurato il nuovo anno ribadendo che l’isola di Taiwan “è parte della Cina” e che Pechino non rinuncerà all’uso della forza militare per assicurare la “riunificazione”.

    “Siamo fermamente contrari a quelli che vogliono “Due Cine” o “Una Cina – Una Taiwan” o ancora una “Taiwan indipendente”, ha affermato il presidente Xi nel suo primo discorso del 2019.

    “Abbiamo ottenuto una grande vittoria sconfiggendo qualsiasi attività indipendentista o separatista: nessuno e nessun partito possono cambiare il fatto che Taiwan fa parte della Cina e che entrambe le parti dello Stretto appartengono a Pechino”, ha detto Xi.

    La Cina “si riserva la possibilità di prendere tutte le misure necessarie” contro le forze esterne che tramano contro la riunificazione pacifica e che sostengono le attività separatiste e l’indipendenza di Taiwan, ha poi aggiunto il presidente.

    Le dichiarazioni di Taiwan – Il giorno prima il presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, aveva invitato la Cina a migliorare le loro relazioni, affermando che gli abitanti dell’isola vogliono mantenere la loro indipendenza.

    “Vorrei invitare la Cina ad accettare la realtà, ossia l’esistenza della Repubblica di Cina a Taiwan”, ha detto Tsai nel suo discorso di Capodanno.

    La Cina “deve rispettare la richiesta di 23 milioni di persone di avere libertà e democrazia, e dobbiamo usare solo mezzi pacifici per risolvere le nostre differenze”, ha detto Tsaid.

    Le relazioni Cina-Taiwan – Il governo cinese ha esercitato pressioni sul presidente taiwanese sin dal suo insediamento nel 2016, ha interrotto il dialogo con l’isola e costretto le compagnie aeree straniere a indicare Taiwan come parte della Cina sui loro siti web.

    Pechino teme che Tsai voglia ottenere per l’indipendenza formale di Taiwan, anche se il presidente ha più volte detto che preferisce mantenere lo status quo.

    “L’intromissione della Cina nello sviluppo politico e sociale dell’isola è la più grande sfida di Taiwan al momento”, ha detto il Tsai, anche se Pechino continua a negare qualsiasi interferenza negli affari interni di Taiwan.

    La Cina vuole evitare a tutti i costi che i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU, come Stati Uniti, Russia, Regno Unito e Francia e i paesi dell’Unione europea riconoscano l’indipendenza dell’isola di Taiwan dalla Cina.

    Taiwan, nota anche come Repubblica di Cina, continua ad essere uno Stato solo de facto.

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