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    La Cina conferma il primo caso umano di influenza aviaria H7N4

    Credits: Felix Kästle/dpa

    Una donna di 68 anni della provincia di Jiangsu, che si è ripresa, era stata ricoverata in ospedale dopo aver manifestato i sintomi il giorno di Natale

    Di Gianluigi Spinaci
    Pubblicato il 15 Feb. 2018 alle 14:20 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:56

    Si è verificato nell’est della Cina il primo caso umano di influenza aviaria H7N4.

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    Secondo quanto riportato dalle autorità cinesi ad essere stata colpita dal virus è una donna di 68 anni.

    Ai cittadini dell’isola di Hong Kong è stato consigliato di evitare i luoghi affollati ad alto tasso di umidità, i mercati del pollame vivo o le fattorie, nel caso volessero andare sul continente in occasione del capodanno cinese.

    La paziente, originaria della provincia di Jiangsu, che si è attualmente ripresa, ha sviluppato i primi sintomi il 25 dicembre 2017, è stata ricoverata in ospedale l’1 gennaio ed è stata dimessa il 22 gennaio.

    Il centro di Hong Kong per la protezione della salute (Chp) ha spiegato in una dichiarazione che la donna “ha avuto contatti con pollame vivo prima dell’inizio dei sintomi”.

    “Secondo un rapporto del centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, dopo l’analisi, i geni del virus sono stati considerati di origine aviaria”, ha detto il Chp.

    Un portavoce del Chp ha riferito che la diagnosi è stata confermata all’inizio di questa settimana.

    “I viaggiatori in terraferma o in altre aree colpite devono evitare di andare in mercati umidi, mercati di pollame vivi o fattorie. Dovrebbero essere attenti alla presenza di pollame da cortile quando si visitano parenti e amici”, ha dichiarato.

    “Dovrebbero anche evitare di acquistare volatili vivi o appena macellati, e di toccare pollame, uccelli o i loro escrementi. Dovrebbero osservare rigorosamente l’igiene personale e delle mani quando visitano qualsiasi posto con pollame vivo”, ha aggiunto.

    “I viaggiatori che ritornano dalle aree colpite dovrebbero consultare prontamente un medico se si sviluppano i sintomi e informarlo della loro storia di viaggio per una pronta diagnosi e per il trattamento delle potenziali malattie”, ha concluso il rappresentante del Chp.

    Secondo i centri governativi statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), i sottotipi più frequentemente identificati di influenza aviaria noti per aver infettato esseri umani sono i virus H5, H7 e H9, sebbene tali trasmissioni siano rare.

    Esistono nove sottotipi conosciuti di virus H7, con una bassa probabilità di trasmissione all’uomo.

    “I virus H7 più frequentemente identificati associati all’infezione umana sono virus di influenza aviaria asiatica di linea A (H7N9), che sono stati rilevati per la prima volta in Cina nel 2013. Mentre le infezioni umane sono rare, queste hanno comunemente provocato gravi malattie respiratorie e morte”, si legge sul sito web del Cdc.

    “Oltre ai virus della linea asiatica H7N9, sono state segnalate infezioni da virus H7N2, H7N3, H7N7. Questi virus hanno causato principalmente malattie lievi o moderate nelle persone, con sintomi che includono congiuntivite e/o sintomi del tratto respiratorio superiore”.

    Il Chp ha detto che “rimarrà vigile e lavorerà a stretto contatto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le autorità sanitarie competenti per monitorare gli ultimi sviluppi”.

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