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    “La Cina mappò il Covid-19 due settimane prima dell’annuncio”

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 18 Gen. 2024 alle 09:17

    I ricercatori cinesi isolarono e mapparono il Covid-19 alla fine di dicembre 2019, almeno due settimane prima che Pechino rivelasse al mondo i dettagli del virus che tanta morte ha portato in giro per il mondo. A rivelarlo è stato il Wall Street Journal che ha esaminato i documenti che il Dipartimento della Sanità americano ha ottenuto da una commissione della Camera.

    Secondo il Wsj, un ricercatore cinese a Pechino caricò una sequenza quasi completa della struttura del Covid in un database gestito dal governo americano il 28 dicembre 2019, mentre la Cina condivise la sequenza del virus con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) solo l’11 gennaio 2020.

    Quando il ricercatore, Lili Ren dell’Institute of Pathogen Biology di Pechino, aveva già mappato il virus, i funzionari cinesi descrivevano ancora pubblicamente l’epidemia a Wuhan come una polmonite virale “di causa sconosciuta” e dovevano ancora chiudere il mercato all’ingrosso locale di animali vivi, luogo di uno dei primi focolai di Covid-19.

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