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    La Cina sta raccogliendo dati per assegnare punteggi all’affidabilità dei suoi cittadini

    Il paese asiatico si propone di utilizzare i "Big Data" per un rating collettivo che possa permettere a chi governa di conoscere più dettagli possibili sui cittadini

    Di TPI
    Pubblicato il 25 Ott. 2016 alle 19:44 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:11

    Un sistema di valutazione numerico che assegni un punteggio
    all’intera popolazione di una nazione in base a categorie come ricchezza
    personale, fedina penale e comportamento sui social media: sembra la trama di
    un libro di George Orwell, o di una puntata della serie tv Black Mirror, ma si tratta invece di un progetto appena presentato
    dal governo cinese.

    Il paese asiatico si propone infatti di utilizzare i
    “Big Data” per una sorta di rating
    collettivo che possa dare a chi governa la possibilità di conoscere più
    dettagli possibili sui cittadini e sulla loro storia rispetto allo Stato.

    Secondo una nota del Consiglio di Stato, il governo centrale
    spera di assegnare entro il 2020 a ogni adulto un codice di credito, oltre a un
    documento di identità rilasciato dal governo.

    Rogier Creemers, un esperto di Cina all’Università di Oxford che ha tradotto il documento,
    ha paragonato questo sistema di controllo della popolazione alle attività del
    regime della Germania Est, e ha commentato al riguardo: “L’obiettivo
    tedesco era limitato a evitare una rivolta contro il regime. L’obiettivo cinese
    è molto più ambizioso: è chiaramente un tentativo di creare un nuovo cittadino.
    Si tratta di uno sforzo intenzionale da parte del governo cinese di promuovere
    tra i cittadini i valori fondamentali socialisti, come il patriottismo, il
    rispetto degli anziani, il lavoro duro e il rifiuto del consumismo eccessivo”.

    Basandosi sul comportamento di ogni cittadino, queste
    valutazioni dovrebbero essere usate per controllare l’accesso del pubblico a
    servizi come l’ottenimento di un prestito, il loro diritto di viaggiare
    all’estero e per giudicare se essi meritino di mandare i figli alle migliori
    scuole del paese.

    Da ora fino al 2020, il Partito Comunista prevede di
    raccogliere ogni pezzo di informazione on-line disponibili sulle sue imprese e sui
    suoi singoli cittadini, prima di creare un sistema unico di accesso a tutti
    questi dati

    Già nel 2010 il partito di governo aveva testato un sistema
    di valutazione cittadina nella provincia di Jiangsu, in cui i punti – fino a un
    massimo di mille – venivano assegnati a ogni residente a seconda della sua
    buona o cattiva condotta. A partire da questi punteggi, i cittadini sono stati
    classificati in quattro categorie, da A a D, l’appartenenza all’ultima delle
    quali portava a misure punitive da parte del governo.

    — LEGGI ANCHE: IL COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA CINESE RAFFORZERÀ IL POTERE DEL PRESIDENTE XI JINPING. La riunione plenaria degli alti funzionari si svolgerà a Pechino da oggi, lunedì 24, fino a giovedì 27 ottobre e cambierà le norme che regolano la vita del partito

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