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    “Boicottate la Bbc”: cosa sta succedendo tra l’Egitto e l’emittente britannica

    La scorsa settimana, la Bbc ha pubblicato un breve documentario che metteva in evidenza i casi di sparizione forzata e tortura in Egitto. Il servizio della Bbc ha suscitato polemiche, dopo che una giovane donna descritta come “scomparsa” dalle forze di sicurezza è stata intervistata in un talk show notturno

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 2 Mar. 2018 alle 09:07 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:59

    Il centro stampa del governo egiziano ha invitato i funzionari egiziani e alcune personalità di spicco a boicottare la British Broadcasting Corporation, ovvero la Bbc, canale di informazione britannico, dopo un servizio sui diritti umani che il Cairo ha definito “palesemente pieno di menzogne”.

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    La scorsa settimana, la Bbc ha pubblicato un breve documentario (andato anche in onda sulla rete televisiva) che metteva in evidenza i casi di sparizione forzata e tortura, perpetrati dalle forze di sicurezza egiziane da quando il presidente Abdel Fattah al-Sisi è salito al potere nel 2014.

    Il servizio è stato mandato in onda alcune settimane prima delle elezioni che vedranno la quasi certa rielezione del presidente uscente, Al-Sisi.

    Leggi anche: Elezioni presidenziali in Egitto: la corsa (quasi) in solitaria di Al-Sisi

    Tutti i suoi avversari sono stati costretti ad abbandonare la corsa elettorale, uno dei più grandi sfidanti è stato arrestato.

    Il servizio della Bbc ha suscitato polemiche, dopo che una giovane donna descritta come “scomparsa” dalle forze di sicurezza è stata intervistata in un talk show notturno.

    “Siamo a conoscenza dei commenti su questa storia della Bbc, apparsi sulla Tv egiziana e dei commenti del capo del Servizio informazioni dello Stato. Restiamo fedeli all’integrità dei nostri team giornalistici”, ah commentato un portavoce della Bbc.

    Dopo l’apparizione nel talk show della donna, il Servizio informazioni di Stato egiziano, che gestisce il suo centro stampa estera, ha invitato “tutti i funzionari egiziani e l’élite egiziana che lo desiderasse, a boicottare le interviste e gli incontri con i corrispondenti e i redattori della Bbc fino a quando la Bbc non si scuserà formalmente”.

    I servizi egiziani hanno anche chiesto alla Bbc di pubblicare una dichiarazione già pronta in cui vengono “confutati gli errori professionali e le violazioni, così come le accuse sulla situazione in Egitto”.

    Le organizzazione per la difesa dei diritti umani affermano che c’è una crescente repressione contro gli oppositori politici prima delle elezioni e che già da maggio 2017 l’Egitto ha oscurato decine di siti di notizie locali.

    All’inizio di questo febbraio 2017, un politico di alto profilo e l’ex candidato alla presidenza sono stati arrestati dopo aver rilasciato un’intervista critica ad Al-Sisi ad Al Jazeera, un canale con sede in Qatar, vietato in Egitto.

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