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    I Paesi Bassi hanno un problema con le carceri, ed è una buona notizia

    Una progressiva riduzione del tasso di criminalità sta svuotando i centri di detenzione del paese, grazie anche a politiche alternative di condanna per i criminali

    Di TPI
    Pubblicato il 29 Mar. 2016 alle 11:59 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:29

    Secondo il quotidiano olandese De Teleegraf, i Paesi Bassi hanno in programma di chiudere cinque carceri
    nei prossimi anni, a causa della costante riduzione del tasso di
    criminalità che sta progressivamente rendendo inutilizzati i centri di
    detenzione del paese.

    Ard van der Steur, ministro della Giustizia, ha confermato
    che i costi di manutenzione di penitenziari semivuoti sono troppo alti per il
    bilancio dello stato, ed è stata quindi deliberata la chiusura delle strutture,
    e il trasferimento ad altre mansioni dei dipendenti impiegati nella
    sicurezza.

    Recentemente, i giudici olandesi stanno concedendo sentenze
    più brevi per i condannati, ma c’è stato anche un calo dei reati più gravi negli
    ultimi anni, con una riduzione progressiva del tasso di criminalità nazionale dello
    0,9 per cento ogni anno.

    Inoltre, il tasso di recidività per i criminali olandesi è
    molto basso a causa di pene che prevedono spesso un reinserimento in ambienti
    di lavoro con un braccialetto alla caviglia in grado di monitorare gli
    spostamenti, e un atteggiamento molto permissivo delle autorità nei confronti
    dei reati legati alla droga.

    Questo fa sì che sui 17 milioni di cittadini residenti nel
    paese, solo 11mila siano detenuti, ovvero un tasso dello 0,069 per cento, mentre
    il paese con il tasso più alto al mondo, gli Stati Uniti, arriva allo 0,716 per
    cento (nel 2011 in Italia il tasso di detenzione era dello 0,1126 per cento).

    Già nel 2009 il paese aveva chiuso otto carceri a causa di
    una diminuzione della popolazione carceraria, e altri 19 nel 2014. Questo ha
    fatto sì che altri paesi abbiano approfittato della rosea condizione olandese
    per “prendere in prestito” i penitenziari del paese: nel 2015, infatti, la Norvegia
    ha trasferito più di mille detenuti nei Paesi Bassi a causa di un problema
    inverso di sovrappopolazione delle carceri.

    Altri paesi scandinavi, al contrario, vivono lo stesso
    positivo trend olandese: la Svezia, per esempio, ha visto il suo numero di
    cittadini reclusi scendere di circa l’1 per cento annuo dal 2004 al 2011, con
    un ulteriore ribasso del 6 per cento nel 2012. 

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