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    Campioni violenti nella storia

    Oscar Pistorius è stato condannato a cinque anni di reclusione per omicidio. Altri atleti prima di lui hanno compiuto atti simili

    Di Stefano Mentana
    Pubblicato il 21 Ott. 2014 alle 15:23 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:09

    L’atleta sudafricano Oscar Pistorius è stato condannato oggi a 5 anni di reclusione per aver ucciso l’ex fidanzata Reeva Steenkamp.

    Pistorius, nato a Johannesburg nel 1986, è stato in grado di competere con atleti normodotati nonostante la nascita senza le tibie e l’amputazione ad appena 11 mesi di entrambe le estremità sotto le ginocchia.

    Nel 2012 a Londra divenne il primo biamputato a gareggiare con i normodotati in un’Olimpiade. Soprannominato Blade runner per via delle sue protesi – le lame, appunto – coltelli ricurvi che pesano il 20% in meno di una gamba in carne e ossa, la rivista Time lo inserì fra le 100 persone più influenti del suo Paese.

    Pistorius ha avuto un’infanzia e un’adolescenza traumatiche, segnate dalla sua vulnerabilità, la separazione dei suoi genitori e l’iper-protezione di una madre, a cui il ragazzo era legatissimo, che morì quando lui era adolescente. L’atleta sudafricano si aggiunge a una lista tristemente lunga di campioni sportivi condannati per crimini violenti.

    Prima di lui fu celebre il caso di O. J. Simpson, uno dei più grandi giocatori di football americano di sempre, condannato – dopo una prima assoluzione – per aver ucciso nel 1994 l’ex moglie, Nicole Brown, e il suo amico Ronald Goldman. Dopo un processo tra i più seguiti della storia, O.J. Simpson è stato giudicato colpevole e condannato a pagare 33 milioni di dollari alle famiglie delle vittime.

    Anche il pugile argentino Carlos Monzon è noto, oltre che per le sue imprese sul ring, per un caso di violenza. Nel 1988, infatti, strangolò la compagna Alicia Muniz in seguito a un litigio, e per questa ragione fu condannato a 11 anni di carcere. Nel 1995 Monzon morì in un incidente stradale, mentre si trovava fuori dal carcere grazie a un permesso.

    Un altro pugile noto per aver compiuto un crimine violento è l’americano Mike Tyson, condannato a 10 anni di carcere – di cui ne scontò poco più di 3 – per aver stuprato, nel 1991, la modella Desiree Washington.

    Nel novembre 2004 il giocatore di hockey canadese Mike Danton ha ricevuto una condanna a 7 anni e mezzo di carcere per aver cercato di assoldare un sicario che uccidesse il suo agente Mike Frost, sospettato da Danton di avere abusato del fratello.

    In Italia, nel 2006, fu arrestato Garra Dembelè, calciatore franco-maliano di 20 anni accusato di aver violentato una ragazza americana in un locale di Roma. Ma nel 2007 il calciatore fu assolto da tutte le accuse.

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