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    Campionato di schiaffi: in Russia il torneo più pazzo del mondo | VIDEO

    Vasily Pelmen (a destra) mentre colpisce un avversario
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 25 Mar. 2019 alle 15:01 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:48

    CAMPIONATO DI SCHIAFFI – Nel freddo della Siberia c’è chi si riscalda con del buon whisky, chi opta per una pelliccia di montone e chi, invece, sceglie alcuni modi alternativi. Uno di questi sembra essere senza dubbio quello di iscriversi al campionato russo di schiaffi, una competizione fatta decisamente per cuori (e volti) forti.

    Come spiegato da Rivista Undici, la gara è compresa all’interno del Siberian Power Show, una fiera internazionale delle prove di forza che si tiene ogni anno in Russia. Al suo interno, tante gare diverse: dalle più classiche, come il body building e la pole dance, a quelle decisamente più strambe. Come la gara di schiaffi.

    Tra il 16 e il 17 marzo 2019, quindi, la città di Krasnojarsk (nel cuore della Siberia, a circa 4mila chilometri da Mosca) è diventata il centro di raccolta di tutti gli appassionati di questi tipi di sport. L’attenzione, tuttavia, è stata catturata soprattutto dal singolare e anticonvenzionale campionato di schiaffi, la Slapping championship.

    Anche nell’edizione di quest’anno non sono mancati colpi di scena e momenti esilaranti. Le regole sono molto chiare: i due avversari si posizionano sui due lati di un tavolo, in piedi, e a turno si prendono a ceffoni. Vietato schivare il colpo. Il vincitore? Semplicemente chi dei due riesce a rimanere in piedi o comunque a rimanere lucido per poter continuare la contesa.

    Nel video pubblicato su YouTube dall’account Iron Russia si evince che la gara di quest’anno ha avuto un dominatore assoluto: Vasily Pelmen, un energumeno di 28 anni che pesa 170 chili, con barba lunga e uno sguardo truce, che ha letteralmente sbaragliato la concorrenza.

    Pelmen, soprannominato Dumpling dal nome dei ravioli cinesi – una metafora delle vittime dei suoi schiaffi -, ha battuto gli avversari uno dopo l’altro. Ogni ceffone subito sembrava fargli il solletico, mentre la prima sberla da lui rifilata finiva per far quasi perdere i sensi ai malcapitati sfidanti.

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