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    Italia, Giappone e Regno Unito sviluppano un nuovo aereo da guerra: sarà più potente degli F-35

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 9 Dic. 2022 alle 08:49

    Dall’unione delle forze e delle conoscenze tecnologiche applicate all’ambito militare di Italia, Gran Bretagna e Giappone, parte oggi il progetto del nuovo super jet da combattimento Global Combat Air Programme, fusione del progetto Tempest anglo-italiano e del F-X giapponese. Si tratta di un caccia di sesta generazione la cui produzione e diffusione tra le dotazioni dei tre Paesi è prevista per il 2035. “Come leader di Italia, Giappone e Regno Unito — sottolineano i premier Meloni, Kishida e Sunak — siamo impegnati a sostenere l’ordine internazionale libero, aperto e basato sulle regole, cosa più importante che mai in un momento in cui questi principi sono contestati e le minacce e l’aggressione sono in crescita. Allorché la difesa della nostra democrazia, dell’economia e della sicurezza, e la protezione della stabilità regionale, sono sempre più importanti, abbiamo bisogno di forti partnership di difesa e sicurezza, sostenute e rinforzate da una credibile capacità di deterrenza”.

    Il velivolo andrà a sostituire gli Eurofighter Typhoon, nati negli anni ‘80 dalla collaborazione fra Italia, Spagna, Germania e Regno Unito. Il salto in avanti nell’aviazione militare, che assume un particolare valore simbolico perché annunciato in un contesto bellico come quello del conflitto in Ucraina, sarà reso possibile dall’unione di intenti dell’azienda italiana Leonardo insieme alla britannica British Aerospace Systems e alla nipponica Mitsubishi. Il nuovo aereo, che può operare senza pilota, è basato sull’Intelligenza Artificiale e su sensori che gli permettono di raccogliere ed elaborare un’enorme massa di dati. Può equipaggiare missili ipersonici e sarà determinante nel controllo futuro degli spazi in volo.

    La fase concreta di sviluppo inizierà tra più di un anno, dopo che i tre Paesi avranno discusso della suddivisione dei costi. Per questo progetto, il nostro Paese ha già messo sul tavolo 3,8 miliardi di euro di qui al 2035. “Abbiamo bisogno di essere all’avanguardia dei progressi nella tecnologia di Difesa — la posizione del premier britannico Sunak — in modo da superare e aggirare quelli che ci vogliono arrecare danno. La partnership internazionale che annunciamo oggi con Italia e Giappone punta proprio a questo, a sottolineare che la sicurezza delle regioni euro-atlantica e indo-pacifica sono indivisibili”.

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