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    “Omossualità è malattia mentale”: bufera per le dichiarazioni dell’ambasciatore dei Mondiali in Qatar

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 8 Nov. 2022 alle 14:40

    Bufera su Khalid Salman, l’ambasciatore dei Mondiali di calcio in Qatar che ha definito l’omosessualità “una malattia mentale”. L’ex calciatore e ambasciatore dei Mondiali ha rilasciato questa dichiarazione durante un’intervista all’emittente tedesca Zdf. Khalid Salman ha dichiarato che “durante i mondiali di calcio arriveranno molte cose nel nostro Paese. Parliamo dei gay. La cosa più importante è la seguente: accetteremo tutti coloro che verranno nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole”.

    Nel corso dell’intervista alla tv tedesca, l’uomo ha affermato chiaramente che “essere gay è haram (ossia peccato o comunque proibito secondo l’Islam) ed è una malattia mentale”. Un’affermazione che ha provocato un’ondata di indignazione e, come primo effetto, ha provocato l’interruzione dell’intervista da parte del portavoce del Comitato organizzatore dei Mondiali. I tifosi in tutta la Germania hanno già chiesto il boicottaggio della competizione, lanciando il loro appello negli stadi nella giornata di sabato scorso. E altri Paesi potrebbero adottare iniziative simili. Nancy Faeser, ministra dell’Interno tedesca, ha definito le dichiarazioni dell’ambasciatore per i mondiali di calcio del Qatar, Khalid Salman, “orribili”.

    Dopo le dichiarazioni choc dell’ambasciatore dei Mondiali di calcio in Qatar, i capitani di alcune squadre hanno annunciato l’intenzione di indossare bracciali arcobaleno con la scritta “one love”. Oltre alla Germania, questa iniziativa contro la discriminazione è già stata raccolta da Francia e Inghilterra.

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