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    Brexit: i cittadini britannici devono pagare 7 euro per viaggiare in Europa

    Una volta che il Regno Unito sarà uscito dall'Ue gli inglesi dovranno compilare un modulo online e pagare 7 euro per entrare nell'area Schengen

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 15 Dic. 2018 alle 08:59 Aggiornato il 9 Set. 2019 alle 17:19

    La Commissione europea ha dichiarato che i cittadini britannici dovranno pagare per poter visitare l’Europa non appena la Brexit entrerà in vigore.

    Come spiegato da un portavoce del presidente Jean-Claude Juncker, una volta che il Regno Unito sarà uscito dall’Ue gli inglesi dovranno compilare un modulo online e pagare 7 euro per avere un particolare documento, che sarà valido per tre anni, per entrare nell’area Schengen.

    Dal 2020 verrà quindi applicato anche a Londra il Sistema europeo di informazione e autorizzazione dei viaggi (Etias), che serve a proteggere i confini dell’Europa dai contrabbandieri e terroristi.

    Prima della concessione del documento, i dati forniti dai richiedenti, comprese le condanne penali, saranno confrontati con i database dell’Europol, che potrà bloccare coloro che risultano negli elenchi delle persone ricercate.

    Il governo di Theresa May aveva sperato fino all’ultimo di ottenere un’esenzione del visto per i cittadini britannici dopo la Brexit. Sia il Regno Unito che l’Ue volevano evitare che ci fossero limitazioni alla libertà di movimento dei cittadini britannici.

    L’Ue vorrebbe estendere la validità del documento per la circolazione nell’Ue oltre i tre anni e anche in caso di “no-deal” l’intenzione della Commissione è di permettere ai cittadini britannici che intendono viaggiare in Europa per meno di 90 giorni di varcare il confine senza bisogno di un visto. Stessa agevolazione deve però essere concessa agli europei diretti nel Regno Unito.

    Cos’è l’Etias – I cittadini dei paesi Ue, che al momento comprende anche quelli del Regno Unito, possono viaggiare in qualsiasi paese europeo senza bisogno di visti o altri permessi.

    Chi invece proviene da un paese non Ue deve richiedere un visto, a meno che non provenga da uno dei 61 paesi che rientra in un elenco speciale, come Stati Uniti, Giappone e Australia.

    I cittadini di questi 61 paesi possono viaggiare all’interno dell’area Schengen fino a 90 giorni senza bisogno di visto. Tuttavia, a causa della crisi dei migranti e del pericolo terrorismo, l’Unione europea ha deciso di introdurre controlli maggio sui paesi presenti in questo elenco.

    Il documento rilasciato dall’Etias non è un visto ma è un’autorizzazione che deve essere rilasciata ai cittadini dei 61 paesi non Ue che desiderano viaggiare nell’area Schengeen per motivi di lavoro, turistici, medici per meno di 90 giorni.

    Una volta terminata la procedura della Brexit, i cittadini britannici dovranno richiedere all’Etias un particolare documento (diverso da un visto) per poter entrare in territorio europeo.

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