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    Brexit, ecco il piano del Labour per rimanere nel mercato unico europeo

    Jeremy Corbyn
    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 6 Giu. 2018 alle 10:10 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:37

    I ribelli laburisti hanno chiesto al partito di appoggiare l’appartenenza al mercato unico, nonostante il team di Jeremy Corbyn abbia escluso un assetto delle relazioni simile a quello della Norvegia con l’UE.

    I leader di partito del Labour hanno rifiutato di offrire sostegno alle misure che vedrebbero il Regno Unito restare nello Spazio economico europeo dopo la Brexit, e hanno invece proposto un piano alternativo.

    Gli emendamenti ufficiali dei laburisti al Brexit Bill chiederanno alla premier Theresa May di mantenere il “pieno accesso” al “mercato interno” dell’UE come obiettivo dei negoziati con Bruxelles.

    Una resa dei conti sulla legislazione di governo della Brexit è stata fissata per il 12 giugno, dopo che la Camera dei Lord ha riscritto parti significative del disegno di legge sul ritiro, incluso l’inserimento dell’impegno a rimanere nel SEE.

    Sembra che ai parlamentari laburisti verrà chiesto di astenersi sull’emendamento EEA dei Lords, tuttavia verrà loro suggerito di sostenere la richiesta di un accordo “su misura” che veda le istituzioni e i regolamenti condivisi tra Regno Unito e UE.

    I critici dell’approccio di Corbyn e del Segretario ombra della Brexit Keir Starmer hanno insistito sul fatto che il sostegno all’emendamento dei Lord è la migliore speranza di assicurare un’uscita “soft” dall’UE.

    L’ex Cancelliere ombra Chris Leslie ha dichiarato: “Non dovremmo essere coinvolti nel salvataggio di Theresa May quando si troverà a fronteggiare la ribellione sul mercato unico”.

    Chuka Umunna – sostenitore della campagna Open Britain pro-UE – ha dichiarato: “Durante il passaggio di questo progetto di legge, gli unici emendamenti che hanno avuto bisogno del sostegno su entrambi i lati della Camera e sono passati, erano emendamenti traversali”.

    “Quindi, se vogliamo seriamente proteggere il pieno accesso al mercato interno dell’UE e garantirci da ogni ostacolo al commercio, logica impone che i parlamentari laburisti vengano costretti a sostenere l’emendamento SEE interpartitico inviatoci dalla Camera dei Lord”.

    Presentando il suo emendamento, Starmer ha dichiarato: “Gli accordi esistenti sul mercato unico che l’UE ha negoziato con paesi terzi, tra cui la Norvegia, sono accordi su misura per soddisfare i migliori interessi di tali paesi”.

    “Dobbiamo imparare da loro e negoziare l’accordo più ambizioso possibile, che serva i nostri interessi economici e che escluda un confine duro nell’Irlanda del Nord”.

    Tuttavia uno dei ministri che si occupano di Brexit, Suella Braverman, ha dichiarato: “I laburisti hanno infranto la loro promessa di rispettare il risultato del referendum – questo emendamento significa accettare la libera circolazione e continuare a seguire le regole dell’UE senza aver alcun diritto su di esse, il peggiore di tutti gli scenari”.

    Mercoledì Theresa May avrà il Prime Minister’s Questions alla Camera dei Comuni, dove è probabile che vengano discussi gli ultimi sviluppi del processo. Il Segretario alla Brexit David Davis è pronto a tenere un discorso sulle sue speranze per il futuro partenariato per la sicurezza tra il Regno Unito e l’UE.

    L’intervento ha luogo dopo una serie di scontri sul programma del satellite Galileo e sul mandato di arresto europeo, vicenda che ha portato Davis a suggerire che Bruxelles sarebbe più preoccupata della “presa di posizione pubblica e di guadagnare punti” e non di “risolvere i problemi”.

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