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    Brexit: come cambiano le regole sull’immigrazione dopo l’uscita dall’Ue

    Di TPI
    Pubblicato il 29 Gen. 2019 alle 07:00 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:02

    Il governo britannico ha rilasciato le linee guida per l’immigrazione post Brexit: le regole previste dal governo May per l’uscita di Londra dall’Ue potrebbero entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2021.

    L’obiettivo è di portare il numero dei migranti a meno di 100mila l’anno e creare una distinzione tra lavoratori specializzati e non.

    Il ministro dell’Interno Sajid Javid ha annunciato che verrà istituito “un sistema di immigrazione unico, basato sulle competenze che le persone possono portare e non sul loro Paese di origine”.

    Lavoratori europei non qualificati

    Secondo le regole previste dal governo May, i cittadini europei che si recano nel Regno Unito per svolgere lavori non qualificati potranno entrare liberamente nel paese fino al 2025 anche senza avere un contratto di lavoro.

    La loro permanenza sarà limitata ad un solo anno grazie ad un visto temporaneo che non può essere rinnovato, esteso, riconvertito e che non consente i ricongiungimenti familiari.

    Chi ha intenzione di ritornare nel Regno Unito deve attendere 12 mesi prima di poter richiedere il visto.  Solo per il settore agroalimentare potrebbero essere inserite delle deroghe.

    Lavoratori qualificati (Ue e non)

    Il governo britannico non ha imposto un limite al numero di lavoratori qualificati che possono immigrare nel paese, ma non ci sono più agevolazioni per i cittadini Ue, che sono stati invece equiparati a quelli provenienti da paesi extra-Ue.

    Secondo le regole del Libro bianco sull’immigrazione, i lavoratori qualificati avranno un visto di 5 anni, potranno richiedere la residenza fissa e in seguito anche avere accesso alla cittadinanza.

    Inizialmente, il governo aveva pensato di imporre un salario minimo annuo da 30mila sterline come presupposto per entrare in Regno Unito, ma ha deciso di fare marcia indietro. Un simile provvedimento sarebbe stato controproducente per Londra, che ha bisogno di lavoratori specializzati che non sempre guadagnano questa cifra.

    Studenti e dottorandi 

    Gli studenti potranno trascorrere un periodo di sei mesi nel Regno Unito dopo aver avuto uno specifico permesso, di cui non avranno però bisogno i cittadini Ue che potranno comunque restare solo per un semestre.

    Ai dottorandi invece sarà concesso restare nel paese per un anno.

    Turisti Ue e cittadini irlandesi 

    I cittadini Ue e irlandesi che desiderano recarsi in vacanza nel Regno Unito non avranno bisogno di visti, anche se la permanenza massima loro consentita sarà di soli 6 mesi.

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