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    In Bolivia arrivano le nuove carte d’identità per i cittadini transgender

    Grazie a una legge passata a maggio, i nuovi documenti riflettono l'identità di genere nella quale si riconosce il possessore

    Di TPI
    Pubblicato il 7 Set. 2016 alle 15:41 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:01

    Gli attivisti transgender boliviani hanno avuto occasione di festeggiare un’importante conquista come l’ottenimento dei nuovi documenti d’identità che si adeguano al genere con il quale si identificano, ieri, martedì 6 settembre 2016.

    Una legge passata a maggio, infatti, consente ai cittadini maggiorenni di modificare sui documenti ufficiali nome, sesso e fotografia, come già previsto in altri paesi dell’America latina, quali Argentina, Colombia, Ecuador e Uruguay, e altrove, perché riflettano la loro identità di genere.

    La normativa approvata dal governo di sinistra era stata duramente attaccata dalla chiesa cattolica e dalla chiesa evangelica della Bolivia.

    Secondo gli attivisti, saranno circa 1.500 le persone che richiederanno i nuovi documenti, una comunità di persone che nella società boliviana subisce spesso abusi verbali e fisici.

    Lo stesso presidente boliviano Evo Morales è stato accusato più volte di aver fatto commenti inappropriati in materia di genere e sessualità.

    Tuttavia, l’atteggiamento generale nei confronti della comunità Lgbt in America latina sta cambiando in senso positivo, con i matrimoni omosessuali legalizzati in Argentina, Brasile, Colombia e Uruguay, nonché in alcuni stati del Messico, nonostante la forte componente cattolica.

    Leggi anche: Dieci miti da sfatare sulle persone transgender

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