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    Biden a Nuova Delhi

    Il vice Presidente americano arriva in India per rilanciare le relazioni tra i due Paesi

    Di Laura Lisanti
    Pubblicato il 23 Lug. 2013 alle 16:37 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 11:43

    Nessun vice presidente americano era stato in India negli ultimi trent’anni. E, dalla sua nomina nel 2009, è la prima volta per Joe Biden. Arrivato a Nuova Delhi il 22 luglio, Biden sarà in visita ufficiale per 4 giorni con l’intento di potenziare i rapporti tra gli Stati Uniti e l’India.

    Al centro dei prossimi appuntamenti del vice presidente ci sono le relazioni economiche e commerciali, l’energia e il cambiamento climatico, la difesa della cooperazione e un’ampia gamma di cooperazioni regionali che coinvolgono i due paesi. Biden incontrerà il vice presidente Hamid Ansari e il leader dell’opposizione Sushma Swaraj.

    Il 24 e 25 luglio sarà a Mumbai, dove presiederà una tavola rotonda con i capi delle industrie indiane e terrà un discorso presso la sede della Borsa di Mumbai, il Bombay Stock Exchange.

    In serata lascerà il Paese per recarsi a Singapore.

    In un’intervista rilasciata al Times of India, il vice presidente Biden ha parlato degli argomenti che intende affrontare, tra cui ci sono gli interessi americani per l’economia indiana, il patto tra i due Paesi sul nucleare ad uso civile, del 2008, la politica indiana in Oriente e il ruolo del Paese in Afghanistan. Biden ha anche accennato ai problemi dei cittadini indiani per ottenere il visto lavorativo negli Stati Uniti.

    Il vice presidente ha sottolineato che “le due più grandi democrazie del mondo hanno una straordinaria capacità di lavorare insieme” ma dovrebbero fare ancora di più.

    Gli Stati Uniti vorrebbero che l’India garantisse un accesso più ampio alle imprese americane. Gli scambi commerciali tra i due Paesi hanno raggiunto un valore di 100 miliardi di dollari nel 2013.

    Restano aperte molte altre questioni tra i due governi. Nel 2010, dopo la visita di Obama, gli USA avevano promesso di appoggiare l’India nell’ammissione agli organismi internazionali che regolano il commercio di tecnologie nucleari, chimiche, biologiche e missilistiche come il Nuclear Suppliers Group, il Missile Technology Control Regime, il Wassenaar Arrangement e l’Australia Group. Tuttavia l’India resta ancora fuori dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare, e il Trattato sul nucleare ad uso civile con gli Stati Uniti non ha soddisfatto le promesse ottimistiche sul guadagno economico.

    L’India è inoltre coinvolta nel ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan previsto nel 2014. Il governo centrale ha speso circa 2 miliardi di dollari in aiuti e teme un ritorno dei Talebani non appena gli Stati Uniti lasceranno il territorio.

    A tal proposito, il vice presidente ha dichiarato di “sostenere fortemente il ruolo che l’India ha avuto in Afghanistan, influenzando positivamente l’economia verso un miglioramento ” e che è sicuro che l’aiuto indiano “garantirà il raggiungimento dell’obiettivo comune di un futuro prospero e stabile per la popolazione afghana”

    Sul ruolo dei Talebani in Afghanistan, Biden ha riaffermato la linea statunitense: “Se i Talebani dovessero avere un qualsiasi ruolo nel futuro politico dell’Afghanistan, dovranno rompere con Al Qaeda, mettere fine alle violenze e accettare la Costituzione” e ha poi aggiunto “il nostro obiettivo è parlare con gli afghani di come la popolazione potrà andare avanti e iniziare la ricostruzione del Paese”.

    Nel 2010, in visita in India, il Presidente Barack Obama aveva annunciato che i rapporti tra Washington e Nuova Delhi sarebbero stati una delle più grandi e significative collaborazioni del secolo.

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