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    Le ballerine musulmane di hip hop che vogliono combattere gli stereotipi con la danza

    Amirah e le sue compagne hanno fondato il gruppo di ballo nel 2011 con l'intento di abbattere pregiudizi verso le donne musulmane

    Di TPI
    Pubblicato il 25 Mag. 2016 alle 14:54 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:00

    Nella vita di tutti i giorni Amirah Sackett fa la make up artist, ma nel tempo libero la giovane musulmana di Chicago è anche coreografa, ballerina e insegnante di danza hip hop. Nel 2011, il suo singolo dal titolo eloquente “We are muslim, don’t panic” (Siamo musulmani, niente panico) ha riscosso un buon successo.

    Da allora Amirah e le sue compagne, Iman e Khadijah, hanno deciso di fondare un gruppo hip hop ed esibirsi in giro per l’America, con l’intento di abbattere attraverso il ballo ogni forma di discriminazione religiosa. 

    Nel 2012, il gruppo di danza hip hop si è esibito con il rapper americano Brother Alì nel video musicale dissacrante “Mourning in America”, che ha ottenuto più di un milione di visualizzazioni su You Tube. 

    Da quando ha fondato il gruppo, Amirah si è impegnata a combattere con la danza e le coreografie curate da lei stessa il sentimento islamofobo di cui le donne musulmane sono spesso vittime. 

    “Nelle mie coreografie indossiamo i niqab, gli hijab e le vesti tradizionali. Vogliamo educare gli altri a riflettere sulla bellezza delle donne musulmane. Sì,è vero, ci sono donne oppresse nel mondo musulmano, ma questo è un problema comune ovunque, e non riguarda solo le donne musulmane”. 

    (Qui sotto Amirah, Iman e Khadijah si esibiscono in una coreografia hip hop a Chicago)


    Attraverso la danza, la giovane ha cercato di potenziare anche il ruolo delle donne e delle ragazze musulmane americane, spesso oggetto di discriminazioni, coinvolgendole nei suoi corsi di hip hop. 

    “Durante un’esibizione a Chicago davanti agli alunni di una scuola media, una ragazza dal pubblico ci urlò che eravamo belle”, ha ricordato Amirah in una delle sue innumerevoli interviste. “Ci aveva visto ballare con indosso gli abaya ( i lunghi abiti neri), con il niqab (il velo che copre il viso a metà lasciando scoperti solo gli occhi), e il velo. Ma lei ci aveva apprezzate senza badare a tutto quello che avevamo indosso. Dopo lo spettacolo è salita sul palco e mi ha abbracciato”. 

    La danza di Amirah è un mix fra lo stile hip hop maturato per le strade dell’America e la sua cultura tradizionale araba. “Ho voluto che gli spettatori guardassero oltre quelle vesti che indossavamo. Volevamo che ci apprezzassero per le nostre coreografie e il nostro stile, rendendo quest’ultimo ancora più potente”, ha raccontato la giovane musulmana. 

    Nel 2013 le tre ragazze hanno ottenuto anche un riconoscimento al Sage Awards for dance in Minnesota, come miglior gruppo rivelazione dell’anno. 

    (Qui sotto Amirah tiene una lezione di hip hop)

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