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    Cosa sappiamo sul nuovo caso di avvelenamento da Novichok, lo stesso agente nervino del caso Skripal

    Credit: DANIEL LEAL-OLIVAS/AFP/Getty Images

    Una coppia è stata avvelenata con l'agente nervino usato contro l'ex spia russa e la figlia. La Russia ha chiesto di partecipare alle indagini e nega ogni responsabilità

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 5 Lug. 2018 alle 13:03 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:34

    Un uomo e una donna sono stati trovati in uno stato di incoscienza dopo essere stati esposti al Novichok, lo stesso agente nervino che aveva avvelenato l’ex spia russa Sergei Skripal e sua figlia.

    L’incidente è avvenuto nella città di Amesbury, a soli 12 chilometri da Salisbury, nel Regno Unito.

    A confermare la notizia sono state le forze di polizia britannica.

    La coppia si è sentita male mentre si trovava nella propria abitazione e si trova attualmente in condizioni critiche.

    Nessun altro dei residenti della zona ha manifestato gli stessi sintomi, ma la polizia ha fatto sapere che “non c’è niente nel loro passato che faccia pensare che la coppia potesse essere stata presa di mira”.

    Inizialmente si pensava che i due pazienti avessero fatto uso di eroina o altre sostanze stupefacenti.

    Dopo una serie di analisi, i medici hanno capito che la coppia era venuta a contatto con l’agente nervino.

    Si è subito provveduto ad avviare un’inchiesta per accertare la dinamica dell’incidente e, data la gravità del caso, alle indagini sta prendendo parte anche l’antiterrorismo britannico.

    Il ministro dell’Interno, Sajid javid, ha dichiarato che: “E’ arrivato il momento che la Russia spieghi esattamente che cosa è accaduto”.

    Sulla vicenda si è espresso anche il Cremlino, ritenuto responsabile del precedente caso di avvelenamento da Novichok e contro cui si stanno concentrando anche le indagini da poco avviate.

    Mosca si è detta “preoccupata” per quanto accaduto e ha affermato di “non aver avuto informazioni dalla Gran Bretagna” e ha anche accusato Londra di non aver “mai voluto un’indagine comune” sull’attacco contro l’ex spia russa.

    La Russia ha quindi chiesto di poter partecipare, con i suoi servizi segreti, alle indagini sul nuovo avvelenamento da Novichok, secondo quanto dichiarato  dal presidente della Commissione difesa del parlamento russo, Vladimir Shamanov.

    “C’è bisogno di un lavoro approfondito e lo sforzo dei britannici non sarà sufficiente”,  anche perchè “il nuovo episodio è destinato a mettere in allarme la società britannica”, ha detto Shamanov.

    La Russia ha anche dichiarato che non ha nulla a che fare con il caso di avvelenamento della coppia britannica, come spiegato in un tweet dall’ambasciata russa all’Aja, sede dell’Opac, l’organizzazione per la proibizione delle Armi chimiche.

    “Che stupidi a pensare che la Russia possa usare ‘di nuovo’ il cosiddetto ‘Novichok’ nel bel mezzo dei Campionati Mondiali di Calcio”.

    Intanto, il ministro Sajid Javid è a capo di un comitato di emergenza creato dal governo per monitorare la vicenda e trovare i responsabili.

    Il caso Skripal

    Il 4 marzo 2018 Sergej Skripal, 66 anni, ex colonnello dell’intelligence militare russa, e la figlia Yulia, 33 anni, sono stati trovati privi di coscienza in un centro commerciale a Salisbury, nella contea inglese di Wiltshire, dove vivono da alcuni anni.

    I due erano stati esposti a una sostanza velenosa, molto probabilmente un agente nervino.

    Sergej Skripal  nel 2006 era stato condannato a 13 anni di carcere dalla Russia per aver passato al servizio segreto di intelligence del Regno Unito, in cambio di 100mila sterline, le identità degli agenti segreti russi che lavoravano sotto copertura in Europa.

    Nel luglio 2010 fu uno dei quattro detenuti rilasciati da Mosca in cambio di dieci spie russe arrestate dall’FBI, nell’ambito di uno scambio.

    Il caso aveva scatenato una profonda crisi diplomatica tra il Regno Unito e la Russia che continua fino ad oggi.

    Cos’è l’agente nervino Novichok

    La sostanza che ha provocato l’avvelenamento dell’ex spia e della coppia britannica nella stessa zona del Regno Unito risulta appartenere a un gruppo di gas nervini chiamati Novichok e prodotti in Russia.

    Il nome Novichok significa “nuovo arrivato” in russo e si attribuisce a un gruppo di agenti nervini avanzati sviluppati dall’Unione Sovietica negli anni Settanta e Ottanta.

    Si tratta di armi chimiche di quarta generazione, sviluppate sotto un programma sovietico chiamato “Foliant“.

    In questo articolo abbiamo spiegato nel dettaglio com’è stato creato e quali effetti ha.

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