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    La goal line technology ha reso possibile questo incredibile autogol

    Durante la partita del campionato di calcio olandese tra PSV e Feyenoord, il portiere della squadra di Eindhoven ha realizzato un autogol che nessuno avrebbe individuato

    Di TPI
    Pubblicato il 1 Mar. 2017 alle 19:26 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:27

    Il 26 febbraio, nel corso di una partita del campionato olandese svoltasi allo stadio De Kuip di Rotterdam tra i padroni di casa del Feyenoord e il PSV Eindhoven, la goal line technology – la tecnologia che stabilisce in maniera esatta quando la palla supera la linea di porta e quando invece rimane fuori – ha individuato un grottesco quanto naturale autogol realizzato dal portiere del PSV che molto difficilmente l’occhio dell’arbitro avrebbe saputo riconoscere.

    A otto minuti dal termine della partita le due squadre, entrambe tra le più blasonate dei Paesi Bassi, si trovavano sull’1-1 quando su un calcio d’angolo per i padroni di casa il difensore Van der Heijden ha colpito il pallone di testa, trovando però una risposta in più tempi del portiere rivale Jeroen Zoet che è così riuscito a bloccare il pallone sulla linea. Non è goal, anche se qualcuno tra le maglie biancorosse del Feyenoord alza le mani sperando che la palla sia entrata.

    Subito dopo, lo stesso numero uno del PSV nell’alzarsi porta il pallone a sé e, con grande sorpresa di tutti, l’arbitro fischia e indica il cerchio di centrocampo, come quando viene realizzato un goal. I giocatori della squadra ospite si mobilitano intorno a lui chiedendo spiegazioni, ma l’arbitro si limita a mostrare l’orologio in cui quando un goal viene segnato l’episodio gli viene segnalato tramite la goal line technology.

    IL VIDEO

    La goal line technology è una tecnologia installata sulla porta e sul pallone che, attraverso appositi sensori, segnala quando il pallone supera la linea per aiutare l’arbitro a riconoscere eventuali goal fantasma. Grazie a questi sensori, non solo però l’arbitro può decidere serenamente su casi particolarmente dubbi, ma anche individuare goal come quello di Rotterdam che l’occhio umano difficilmente avrebbe individuato, complice il naturale gesto del portiere nel rialzarsi.

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