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    Usa, l’attrice Cynthia Nixon perde le primarie democratiche di New York contro il governatore Cuomo

    Credit: Getty Images

    L'attrice di Sex and the City ha ottenuto il 35 per cento delle preferenze, mentre il suo avversario ha vinto con il 65 per cento

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 14 Set. 2018 alle 14:48 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 23:40

    L’attrice della famosa serie televisiva americana “Sex and the City” Cynthia Nixon ha perso le elezioni per le primarie del Partito democratico per lo stato di New York.

    La Nixon era in competizione con l’attuale governatore, Andrew Cuomo, che si è riconfermato alla guida del partito di sinistra conquistando il 65 per cento delle preferenze.

    La sua sfidante ha ottenuto invece il 35 per cento delle preferenze.

    Andrew Cuomo ha ricoperto la carica di governatore dello stato di New York dal 2011 e si appresta a presentarsi alle elezioni generali che si terranno il 6 novembre.

    Una volta conosciuto l’esito delle urne, la signora Nixon ha ammesso la sconfitta e ha dichiarato in un post su Twitter di essere “non scoraggiata” ma “ispirata” dal risultato e ha esortato i suoi sostenitori a continuare a portare avanti le loro idee.


    Cuomo, in politica già da diverso tempo, è riuscito a sfruttare la sua notorietà, riuscendo così a battere tranquillamente la sua avversaria.

    Il governatore di New York aveva anche avuto l’appoggio del famoso rapper Nicki Minaj, che ha invitato i suoi follower su Twitter a votare per Cuomo, dicendo che lui e il suo team “sanno come lavorare per rendere New York ancora più grande”.

    Cynthia Nixon, invece, è stata sostenuta dalla cantante Cardi B, all’avversaria del rapper Minaj, che ha reso noto il suo endorsement per la donna attraverso un post su Instagram.

    Sono molte le donne che quest’anno hanno preso parte alle competizioni elettorali per le cariche di governatore negli Stati Uniti e per accedere alla Camera alle elezioni di metà mandato che si terranno a novembre.

    Quest’anno molti dei candidati del Partito democratico provengono dall’ala più progressista e giovane del partito, come dimostra la vittoria di Alexandria Ocasio-Cortez, una ragazza di 28 anni ispanoamericana.

    Il presidente Trump teme che le sue politiche saranno “violentemente” ribaltate se i democratici dovessero vincere le elezioni di medio termine di novembre.

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