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    L’attentatore di New York ha “agito per vendetta” contro le azioni di Israele a Gaza

    Credit: Afp

    Akayed Ullah ha parlato con gli investigatori in ospedale, dove è ricoverato per le ferite riportate a causa dell'esplosione dell'ordigno artigianale legato al suo corpo

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 11 Dic. 2017 alle 13:59 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:29

    Akayed Ullah, il 27enne originario del Bangladesh fermato lunedì 11 dicembre dopo l’esplosione di un ordigno rudimentale nel terminal dell’autobus di Port Authority a New York, è stato formalmente accusato del reato di terrorismo, secondo la polizia di New York.

    Il ragazzo sarebbe in gravi condizioni ancora ricoverato in ospedale dopo che ha provato a far esplodere l’ordigno posizionato sul suo corpo.

    L’uomo ha detto di aver “agito per vendetta” contro le azioni di Israele a Gaza e, indirettamente, la decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele.

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    Queste le prime parole raccolte dagli investigatori, che hanno parlato con Ullah nell’ospedale dove il giovane è ricoverato dopo aver riportato delle ferite a causa dell’esplosione dell’ordigno legato al suo corpo.

    Il presidente statunitense, Donald Trump, ha commentato duramente la vicenda e ha invocato “le pene più pesanti consentite dalle leggi”, pena di morte inclusa, nei confronti di coloro che vengono condannati per attentati terroristici.

    “L’America deve sempre essere molto decisa nel contrastare il terrorismo e l’estremismo per assicurare che le nostre grandi istituzioni possano affrontare tutti gli atti malefici del terrore”, ha detto Trump.

    L’esplosione è stata registrata intorno alle 7:20 ora locale di lunedì 11 dicembre nell’importante terminal di autobus di Port Authority sull’isola di Manhattan, a New York, negli Stati Uniti.

    L’ordigno usato dal sospetto attentatore, un 27enne originario del Bangladesh di nome Akayed Ullah, è una sorta di “tubo-bomba” realizzato in casa, dopo aver seguito istruzioni su internet.

    Il New York Post ha pubblicato una foto che ritrarrebbe proprio l’attentatore dopo l’esplosione.

    Secondo la Abc, l’uomo vive a Brooklyn da sette anni. Secondo la stazione televisiva di New York, l’uomo aveva dei fili che uscivano dal giubbotto.

    La polizia di New York ha confermato che altre 3 persone, che si trovavano vicine all’attentatore, sono state ferite in modo lieve.

    “La polizia di New York sta rispondendo alle segnalazioni di un’esplosione di origine sconosciuta tra la 42esima strada e l’ottava Avenue, a Manhattan”, ha twittato il dipartimento di polizia dopo l’esplosione.

    “Le linee A, C ed E sono state evacuate in questo momento. Le informazioni sono provvisorie, ulteriori dettagli saranno forniti quando possibile.”

    Il terminal di scambio è utilizzato in media da 250 mila utenti al giorno.

    In questo video, il momento dell’esplosione ripreso dalle telecamere di sicurezza all’interno del tunnel:

    Il 31 ottobre la città di New York è stata colpita da un attentato in cui otto persone sono rimaste uccise e 11 sono rimaste ferite dopo che un furgone è piombato su una pista ciclabile a Manhattan.

    Leggi anche: Cosa sappiamo finora sull’esplosione vicino Times Square a Manhattan

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