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    Attentati di Parigi: trovate armi in una macchina abbandonata e identificato un attentatore

    È stato identificato uno degli attentatori. Sono state trovate armi in un veicolo abbandonato a est di Parigi. Una ragazza italiana sarebbe tra le vittime degli attentati

    Di TPI
    Pubblicato il 15 Nov. 2015 alle 13:48 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:32

    Un attentatore è stato identificato con il nome di Omar Ismail Mostefai. L’uomo, di 29 anni, era uno degli attentatori che si è fatto saltare in aria nel teatro di Parigi Bataclan, dove sono state uccise almeno 89 persone.

    Altre sei persone vicine all’attentatore Mostefai sono state fermate, tra cui suo fratello, il padre e la cognata. 

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    La polizia belga ha compiuto almeno altri quattro arresti domenica 15 novembre in Belgio in connessione con gli attentati di Parigi. Sabato 14 novembre erano state arrestate tre persone nel quartiere di Molenbeek, a Bruxelles, da cui tre attentatori proverrebbero. Complessivamente sarebbero state arrestate 7 persone in Belgio.

    Secondo le autorità, è confermato che gli attentati sono stati compiuti da tre gruppi coordinati tra loro. Una delle macchine usate durante gli attentati di Parigi aveva targa belga ed era stata affittata in Belgio.

    Domenica 15 novembre sono state trovate armi in un veicolo abbandonato che si crede fosse stato utilizzato per gli attentati di Parigi. Le autorità hanno trovato tre kalashnikov.

    L’auto è stata trovata nel quartiere di Montreuil, a est di Parigi. Ciò fa temere che uno degli attentatori o alcuni dei loro presunti complici siano ancora in fuga.

    Secondo Liberation, la polizia avrebbe trovato anche cinque caricatori per armi da fuoco pieni e 11 vuoti.

    Le autorità greche hanno riferito che il passaporto trovato vicino al corpo di uno degli attentatori dell’esplosione suicida vicino allo Stade de France è stato usato da qualcun altro in Grecia per identificarsi come un rifugiato siriano.

    Il ministro degli Interni serbo ha inoltre affermato che l’uomo che ha usato quel passaporto ha attraversato la Serbia a ottobre. Tuttavia un funzionario dei servizi segreti americani avrebbe riferito che il passaporto trovato sarebbe falso.

    Anche il passaporto egiziano trovato vicino allo Stade de France non apparteneva in realtà a uno dei terroristi ma a Waleed Abdel-Razzak, un tifoso che era andato a vedere la partita amichevole tra Francia e Germania in corso la sera di venerdì 13 novembre.

    Tra le 129 vittime che sono morte negli attentati a Parigi ci sarebbe anche una italiana, Valeria Solesin, di 28 anni, che stava assistendo a un concerto al teatro Bataclan con il suo ragazzo, la sorella del fidanzato e il ragazzo di quest’ultima. Fra i 350 feriti, almeno 99 persone sono gravemente ferite e in condizioni critiche.

    Il presidente della Commissione europea Jean Claude-Juncker ha detto che l’Europa non deve modificare le sue politiche sui rifugiati in seguito agli attentati di Parigi. Il presidente degli Stati Uniti Barck Obama ha promesso di raddoppiare l’offensiva contro il sedicente Stato islamico.

    Entrambe le dichiarazioni sono avvenute a margine del summit G20 che si sta tenendo ad Antalya, in Turchia, al quale parteciperà anche il premier italiano Matteo Renzi. Il presidente francese Hollande ha detto che non andrà.

    I leader di 20 paesi hanno concordato di aumentare le misure di sicurezza alle frontiere e anche la sicurezza agli aeroporti in seguito agli attentati di Parigi.

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