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    Attacco ai soldati italiani

    Giuseppe La Rosa è rimasto ucciso sabato nella provincia di Farah, in seguito a un attacco con un ordigno esplosivo

    Di Gualtiero Sanfilippo
    Pubblicato il 10 Giu. 2013 alle 11:06 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:00

    Un soldato italiano è rimasto ucciso ed altri tre sono stati feriti in seguito all’attentato di sabato contro un convoglio militare che stava attraversando la provincia di Farah, nell’Afghanistan occidentale, dove i soldati italiani sono impegnati nell’addestramento del nuovo esercito afgano. Erano le ore 7 italiane, quando il convoglio, rallentato dal traffico in prossimità di un incrocio, è stato attaccato con un ordigno esplosivo.

    Giuseppe La Rosa, il capitano del terzo reggimento bersaglieri, è stato l’unica vittima dell’attentato. Il siciliano si è frapposto fra l’ordigno e gli altri tre militari rimasti feriti.

    La notizia è stata inizialmente diffusa da Abdul Rahman Zahwandi, portavoce del governatore provinciale. Secondo Zahwandi, sarebbero stati due uomini o uno solo in motocicletta ad aver raggiunto il convoglio e fatto esplodere la granata, prima di fuggire. Successivamente un comunicato dei talebani ha parlato di “Un coraggioso ed eroico bambino afgano di 11 anni che ha lanciato la granata”.

    Questa seconda ipotesi non convince il ministro della Esteri Emma Bonino e il ministro della Difesa Mario Mauro, secondo cui si tratta solamente di propaganda talebana.

    Un’altra ipotesi prenderebbe in considerazione il fatto che l’attentatore indossasse l’uniforme dell’esercito o della polizia afgana. Ma lo Stato Maggiore della Difesa ha smentito anche questa eventualità

    La morte del soldato porta a 53 il numero delle vittime italiane dopo 11 anni dall’inizio del conflitto. Un rapporto del centro studi indipendente Afghanistan Ngo Safety Office mostra come sia aumentato del 47 per cento il numero degli attacchi terroristici talebani nel primo trimestre dell’anno. Alla morte del soldato italiano, vanno aggiunte le tre vittime americane dello stesso giorno e i sette georgiani rimasti uccisi giovedì nel sud del Paese.

    Il ministro degli Esteri, Emma Bonino ha parlato di un eventuale rientro parziale anticipato delle truppe italiane dall’Afghanistan, rispetto alla data prevista del 2014: “C’è una riflessione in corso su come rimodulare la presenza dei soldati italiani in Afghanistan”.

    Attualmente sono presenti 100 mila truppe internazionali in Afghanistan, tra queste 66 mila provenienti dagli Stati Uniti e 4 mila provenienti dall’Italia. Il ministro della Difesa ha chiarito che dopo il 2014 solo alcune decine di uomini rimarranno in territorio afgano per completare le missioni di pace. Il presidente degli Usa Barack Obama non ha ancora specificato quante truppe americane continueranno a presiedere la regione.

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