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    Attacchi di Bruxelles, arrestate sei persone

    La polizia belga ha fermato sei persone ritenute di essere coinvolte negli attentati di martedì 22 marzo che hanno causato la morte di oltre trenta persone

    Di TPI
    Pubblicato il 25 Mar. 2016 alle 10:26 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:48

    A tre giorni dagli attacchi all’aeroporto e alla stazione della metro di Bruxelles, ecco gli ultimi aggiornamenti:

    – Nella notte di giovedì 24 marzo la polizia belga ha effettuato delle incursioni a Bruxelles. Sei persone sono state arrestate. Gli arresti sono collegati alle indagini in corso sugli attentati di martedì 22 marzo nella capitale belga. Lo riferiscono fonti dell’ufficio dei procuratori federali belgi. 

    – L’emittente pubblica Rtbf ha detto che un settimo uomo è stato arrestato nel quartiere Forest di Bruxelles venerdì 25 marzo. Il quotidiano De Standaard ha diffuso la notizia dell’arresto di un uomo che è stato filmato dalle telecamere di sicurezza nel terminal dell’aeroporto accanto ai due attentatori che si sono fatti esplodere. I procuratori non hanno confermato l’arresto e non si sa se l’uomo era tra i sette arrestati durante la notte.

    – Tre degli arresti sono stati fatti direttamente al di fuori degli uffici del pubblico ministero nel centro di Bruxelles; altri due sono stati arrestati in altre parti del territorio della capitale belga, mentre una persona è stata arrestata nel comune periferico di Jette. 

    – Una forte esplosione è stata avvertita nel sobborgo nord-orientale di Schaerebeek, dove la polizia e i soldati hanno portato avanti un raid separato. Nessun arresto è stato effettuato in questo luogo. 

    – Per il momento non sono stati forniti ulteriori informazioni sull’identità degli arrestati, ma la polizia ha cercato due uomini – uno coinvolto nelle esplosioni all’aeroporto e uno nella metropolitana – che si pensa siano fuggiti dopo gli attentati. 

    – I raid della polizia sono continuate nel sobborgo Argenteuil di Parigi, dove in precedenza un cittadino francese è stato arrestato. 

    – Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha detto: “In questa fase, non vi è alcuna prova tangibile che collega gli attentati di Parigi a quelli di Bruxelles. Indiscrezioni dei media francesi hanno detto che l’uomo era stato precedentemente condannato in Belgio per la sua appartenenza a una rete jihadista”.

    “Non abbiamo ancora una conferma dei nomi degli arrestati in Belgio e in Francia giovedì 24 marzo, né sappiamo se essi siano collegati. Nella lista è comparso il nome di Mohamed Abrini, un amico di infanzia dell’attentatore Salah Abdeslam, arrestato venerdì 18 marzo in un appartamento a Molenbeek”. 

    – Abrini aveva viaggiato con gli attentatori di Parigi ed era stato nominato dagli inquirenti francesi come un sospetto. Egli risulta essere ancora in fuga dalla polizia. 

    – Testimoni da Schaerbeek dicono che la polizia ha blindato una zona considerevole del quartiere e che le operazioni sono durate tre ore. L’operazione ha coinvolto delle squadre Swat e delle auto blindate con il supporto di elicotteri e sono iniziate subito dopo le nove, secondo quanto riferito dall’emittente di stato Rtbf, citando fonti della polizia. 

    – Intanto la polizia continua a cercare un uomo visto nelle immagini a circuito chiuso che indossa un cappello, degli occhiali da sole e una giacca di colore chiaro. Si pensa che l’uomo abbia abbandonato l’aeroporto dopo che la sua bomba nascosta in una valigia non era esplosa.

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