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    Bissau cerca di difendere le sue architetture storiche

    Di Stefano Mentana
    Pubblicato il 29 Giu. 2018 alle 16:00 Aggiornato il 27 Feb. 2023 alle 22:31

    Il centro di Bissau, capitale dello stato africano della Guinea Bissau, è noto con il nome di Bissau Velho, nome che in portoghese significa “vecchia Bissau”. Dagli anni Ottanta, quando il Paese è stato attraversato da una guerra civile, gli edifici coloniali di questa zona non possono avere la manutenzione che meriterebbero e che una legge promulgata poco dopo l’indipendenza nel Paese nel 1974 aveva protavo a garantire.

    Gran parte dei vecchi edifici del centro della città risalenti al periodo coloniale portoghese è oggi in stato di abbandono, e la crisi politica che da oltre due anni attraversa il Paese non sembra contribuire a risolvere la questione. Nel 2015 diversi donatori da tutto il mondo avevano promesso oltre un miliardo di euro per un piano di sviluppo decennale per la Guinea Bissau, che avrebbe permesso anche la valorizzazione delle architetture storiche.

    Il finanziamento è stato però bloccato lo stesso anno con l’inizio di una crisi che non sembra trovare facile soluzione, tanto più dopo che il Primo ministro Domingos Simoes Pereira, che aveva lanciato un piano per riqualificare le architetture storiche, è stato sollevato dall’incarico dal presidente Mario Jose Vaz.

    Bissau ospita numerose architetture storiche oltre ai caratteristici edifici coloniali della prima metà del Novecento di Bissau Velho. C’è ad esempio la Cattedrale di Nostra Signora della Candelaria, principale chiesa cattolica della città, realizzata in stile neoromanico tra il 1935 e il 1950, così come la fortezza di Sao Jose de Amura, risalente al XVII secolo e oggi sede di un museo.

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