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    Che arma ha usato Omar S. Mateen nella strage di Orlando

    Il fucile semiautomatico AR-15 è tristemente noto come l’arma più richiesta d’America, essendo capace di sparare un centinaio di colpi in pochi minuti

    Di TPI
    Pubblicato il 13 Giu. 2016 alle 09:42 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:57

    Omar Saddiqui Mateen, l’attentatore di origini afghane che ieri 12 giugno ha ucciso 50 persone in un gay club di Orlando, in Florida, ha compiuto la più grande strage dovuta a una sparatoria negli Stati Uniti usando un fucile d’assalto AR-15.

    L’arma è conosciuta come la “most wanted gun” in America, ovvero la più richiesta in America. Si stima che ce ne fossero circa 9 milioni in circolazione nel 2014, una cifra che è andata aumentando.

    Senza questo fucile semiautomatico, per Mateen sarebbe stato molto più difficile uccidere decine di persone in un lasso di tempo così relativamente breve. Infatti, l’AR-15 permette di sparare un centinaio di colpi in pochi minuti.

    L’arma è divenuta una triste costante negli attacchi armati compiuti di recente negli Stati Uniti.

    Nel dicembre 2015, a San Bernardino, in California, una coppia di coniugi che aveva giurato fedeltà all’Isis ha ucciso 16 persone usando lo stesso fucile.

    Nel 2012, 26 bambini e membri del personale scolastico sono stati uccisi con un AR-15 in una sparatoria alla Sandy Hook Elementary School a Newton, in Connecticut.

    Il fucile è popolare fra gli appassionati d’armi non solo perché permette di sparare numerosi colpi in poco tempo, ma anche perché è altamente personalizzabile. Inoltre, le lobby di armi favoriscono un paradossale incremento delle vendite dopo ogni strage, insistendo sul fatto che il governo inasprirà i controlli.

    La vendita e l’utilizzo dell’AR-15 era stato vietato fino al 2004. Alcuni stati degli Usa hanno continuato a proibirne la vendita, ma fra questi non la Florida.

    Durante i suoi due mandati, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha provato a introdurre controlli molto più stringenti sulle armi a livello legale, pur non riuscendo a eradicare completamente il fenomeno.

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