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    “Tutti i bambini che vengono da noi sono scheletri, ridotti pelle e ossa”, l’appello di Amnesty per la Siria

    Ad al Ghouta su 558 pazienti in attesa di evacuazione per ragioni umanitarie solo 29 sono stati trasferiti in ospedali di Damasco per ricevere cure mediche

    Di Asmae Dachan
    Pubblicato il 10 Gen. 2018 alle 12:59 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:45

    Amnesty Syria lancia un nuovo, drammatico appello in favore dei civili assediati ad al Ghouta: “Su 558 pazienti in attesa di evacuazione per ragioni sanitarie dalla zona orientale assediata di al Ghouta, solo 29 sono stati trasferiti in ospedali di Damasco per ricevere cure mediche. Altri 529 sono ancora in attesa e richiedono trattamenti urgenti”.

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    “Tutti i bambini che vengono da noi sono come scheletri, ridotti pelle e ossa”, ha dichiarato Hoda, una dottoressa di al Ghouta, città a poche decine di chilometri dalla capitale Damasco, dove sono assediati almeno 400mila civili.

    “Il 27 dicembre 2017 – si legge nell’appello – il governo siriano ha approvato l’evacuazione per ragioni mediche di 29 casi gravi dalla zona orientale di al Ghouta. l’evacuazione è stata completata il 29 dicembre 2017 e ha coinvolto 7 bambini, sei donne e sei uomini, trasferiti in ospedali di Damasco dove sono stati curati per ferite gravi, o malattie cardiache, cancro o insufficienza renale”.

    “Secondo il personale medico della zona orientale di al Ghouta, 14 persone sono morte in attesa dell’evacuazione. L’evacuazione di 572 persone con gravi ferite o malattie croniche è rimasta in attesa di approvazione da parte del governo siriano da luglio 2017. Il personale medico ha confermato le notizie sull’evacuazione concordata dopo negoziati che hanno portato al rilascio di detenuti da parte dell’opposizione armata”.

    “Questi 29 casi erano in cima alla lista delle persone in attesa di evacuazione a causa delle loro gravi condizioni di salute. Altre 529 persone attendono trattamenti sanitari urgenti a causa di ferite e malattie. In ogni caso, secondo il Diritto umanitario internazionale, i malati non dovrebbero mai essere trattati come merce di scambio, ma dovrebbero ricevere cure mediche senza condizioni”.

    I medici e il personale sanitario che lavorano nella zona orientale di al Ghouta non sono in grado di fornire cure mediche adeguate a causa della mancanza di strumentazione medica adeguata: farmaci, e forniture chirurgiche, in particolare per quanto riguarda malattie come il cancro, il diabete o malattie cardiache.

    Già ad agosto del 2015 Amnesty-Syria aveva lanciato un allarme “Lasciati morire sotto assedio” – Crimini di guerra e violazione dei diritti umani ad al Ghouta orientale, in Siria.

    Leggi anche: Ecco come stiamo morendo di fame e di stenti a Ghouta, in Siria

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