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    Papa Francesco: “Il chiacchiericcio è un’arma letale”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 8 Gen. 2023 alle 15:20 Aggiornato il 8 Gen. 2023 alle 15:22

    Papa Francesco durante l’Angelus di oggi, domenica 8 gennaio 2023, giorno dell’omaggio dei fedeli alla tomba di Benedetto XVI nelle Grotte Vaticane, è tornato a condannare pettegolezzi e dicerie. “Fratelli, condividiamo, portiamo i pesi gli uni degli altri, invece di chiacchierare e dividere guardiamoci con compassione, aiutiamoci a vicenda. Chiediamoci: io sono una persona che divide o che condivide? Di Gesù o del chiacchiericcio? Il chiacchiericcio è un’arma letale che uccide la fratellanza”, le sue parole.

    Papa Francesco ha poi parlato di giustizia e compassione: “Noi pure, discepoli di Gesù, siamo chiamati a esercitare in questo modo la giustizia, nei rapporti con gli altri, nella Chiesa, nella società: non con la durezza di chi giudica e condanna dividendo le persone in buone e cattive, ma con la misericordia di chi accoglie condividendo le ferite e le fragilità delle sorelle e dei fratelli, per rialzarli. Vorrei dirlo così: non dividendo, ma condividendo. Non dividere, ma condividere. Facciamo come Gesù: condividiamo, portiamo i pesi gli uni degli altri, invece di chiacchierare e distruggere, guardiamoci con compassione, aiutiamoci a vicenda”.

    “Noi tante volte abbiamo un’idea ristretta di giustizia – ha sottolineato il Papa – e pensiamo che essa significhi: chi sbaglia paga e soddisfa così il torto che ha compiuto. Ma la giustizia di Dio, come la Scrittura insegna, è molto più grande: non ha come fine la condanna del colpevole, ma la sua salvezza e la sua rinascita, il renderlo giusto, da ingiusto a giusto”.

    “È una giustizia che viene dall’amore, da quelle viscere di compassione e di misericordia che sono il cuore stesso di Dio, Padre che si commuove quando siamo oppressi dal male e cadiamo sotto il peso dei peccati e delle fragilità”. “La giustizia di Dio, dunque, non vuole distribuire pene e castighi”, ha concluso il Papa sottolineando che “noi abbiamo paura a pensare che Dio è misericordia”.

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