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    Il Paraguay ha riportato la propria ambasciata da Gerusalemme a Tel Aviv

    Credit: Afp

    La decisione del ministro degli Esteri Luis Alberto Castiglioni ha scatenato le immediate reazioni del premier Benjamin Netanyahu, che ha ordinato la chiusura dell'ambasciata israeliana ad Asucion

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 6 Set. 2018 alle 16:27 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:08

    Il Paraguay cambia idea e riporta la propria ambasciata da Gerusalemme a Tel Aviv. ambasciata paraguay tel aviv

    La decisione arriva dopo che a maggio l’ex presidente Horacio Cartes aveva deciso di spostare il sito diplomatico a Gerusalemme.

    “Il Paraguay vuole contribuire a intensificare gli sforzi diplomatici regionali per raggiungere una pace ampia, equa e duratura in Medio Oriente”, ha affermato il ministro degli Esteri Luis Alberto Castiglioni, aggiungendo che la decisione dell’ex presidente Horacio Cartes era stata “viscerale e senza giustificazione”.

    Il trasferimento della rappresentanza a Gerusalemme “è stata una misura unilaterale, presa senza consultazioni, senza elementi basati sul diritto internazionale. Una decisione non sostenuta da fatti, ma istintiva”, ha denunciato il ministro.

    Come risposta, Israele ha chiuso la propria ambasciata in Paraguay ad Asucion e ha richiamato l’ambasciatore per alcune consultazioni.

    In una nota del premier Benjamin Netanyahu si legge che “Israele considera molto seriamente la decisione del Paraguay” e che la decisione “danneggerà le relazioni tra i nostri paesi”.

    Horacio Cartes era arrivato in Israele per inaugurare la nuova ambasciata a maggio. Il suo successore Mario Abdo, anch’egli membro del partito conservatore, è entrato in carica il mese scorso.

    Andava verso un’altra direzione la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump quando aveva annunciato la decisione di trasferire l’ambasciata Usa a Gerusalemme. L’inaugurazione della nuova sede, avvenuto il 14 maggio 2018, era stato circondata da un clima di forti tensioni, in quanto interpretata come un implicito riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello stato ebraico.

    Il 16 maggio anche il Guatemala aveva spostato la sua ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, seguendo l’esempio degli Stati Uniti.

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