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    Il mistero della neonata ricoverata in Kenya con 14 aghi conficcati nelle natiche

    Baby Jane Wairimu è stata ricoverata in ospedale a novembre dopo che sua madre, Jacinta Ndung'e, si è accorta del dolore che provava la neonata ogni volta che la si provava a mettere seduta

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 5 Dic. 2017 alle 08:35 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:48

    Una bambina di 10 mesi è stata ricoverata all’ospedale Thika Level Five a Thika, in Kenya, con 14 aghi conficcati nelle natiche.

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    Per adesso 13 dei 14 aghi da cucito presenti sul corpo della neonata sono stati rimossi chirurgicamente, ma l’ultimo è situato troppo in profondità e la rimozione risulta particolarmente complessa.

    I medici temono infatti che la rimozione possa danneggiare i nervi della neonata e altri vasi sanguigni.

    “Per quanto sia rischioso rimuovere l’ago, è importante notare che comunque la cosa non mette a rischio la vita della bambina. L’ago è infilato nella profondità della carne, a un livello più profondo degli altri aghi che sono stati rimossi con successo. La bambina dovrà restare in ospedale fintanto che decideremo il da farsi”, spiegano i medici del Thika Level Five.

    “La neonata è comunque stabile e in buone condizione”, ha detto Jacob Toro, direttore dei servizi medici nella contea di Kiambu  in Kenya.

    La bambina di nome Baby Jane Wairimu è stata ricoverata in ospedale a novembre dopo che sua madre, Jacinta Ndung’e, si è accorta del dolore che provava la neonata ogni volta che la si provava a mettere seduta.

    “Quando ho portato mia figlia in ospedale non sapevamo cosa avesse”, racconta la madre. “Durante un cambio di pannolini in ospedale mi sono accorta che qualcosa di appuntito mi aveva punto le dita, così ho chiamato l’infermiera che tramite una leggera incisione si è accorta del primo ago conficcato nel corpo di mia figlia”, ha proseguito Jacinta Ndung’e.

    La donna però non è stata in grado di fornire una spiegazione su come gli aghi siano entrati nel corpo della figlia.

    “Non credo né nella stregoneria né porto rancore verso nessuno. Questa è un’esperienza sconcertante”, ha concluso. 

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