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    Tutti gli aggiornamenti sull’attentato a San Pietroburgo

    I servizi di sicurezza del Kirghizistan hanno rivelato l'identità dell'autore dell'attacco. Si tratta di Akbarzhon Jalilov, 22 anni, di origine kirghisa

    Di TPI
    Pubblicato il 4 Apr. 2017 alle 08:43 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:03

    La città di San Pietroburgo è stata sconvolta il 3 aprile da un attentato avvenuto a bordo di un treno della metropolitana tra le stazioni di Sennaya Ploshchad e Teknologicheskiy Insitut. L’esplosione di una bomba ha provocato la morte di 14 persone e il ferimento di altre 47. Il bilancio dell’attentato aggiornato è stato diffuso dall’agenzia Ria Novosti che ha riportato le parole del ministro della Salute Veronika Skvortsova. 

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    Le autorità hanno parlato di atto terroristico. Il 4 aprile i servizi di sicurezza kirghisi hanno rivelato l’identità di quello che potrebbe essere stato il kamizaze che si è fatto esplodere nel tunnel della metropolitana. Si tratta di Akbarzhon Jalilov, nato nella città di Osh nel 1995.

    Il comitato investigativo russo ha confermato che il 22enne Akbarzhon Jalilov è l’unico autore dell’attentato. Il suo dna è stato rinvenuto sulla borsa in cui era contenuto l’ordigno inesploso trovato nella stazione di Ploshchad Vosstania.

    La commissione investigativa russa ha comunicato il 4 aprile che si è trattato un attentato suicida. Parti del corpo del kamikaze sono state ritrovare nel terzo vagone del treno nel quale è avvenuta l’esplosione. 

    Secondo le prime ricostruzioni l’esplosivo era contenuto in una valigetta ed era costituito da 200-300 grammi di tritolo. In seguito è stato ritrovato un secondo ordigno inesploso.

    Nella serata del 3 aprile era stata diffusa la fotografia di un uomo di mezza età con la barba che, però, si è poi presentato alla polizia per dichiararsi estraneo ai fatti. 

    Non sono ancora arrivate rivendicazioni dell’attentato e proseguono le indagini delle autorità russe che non escludono il possibile coinvolgimento dell’islam radicale. 

    L’attentato è avvenuto mentre il presidente russo Vladimir Putin si trovava in città. La Russia ha proclamato tre giorni di lutto cittadino a partire dal 4 aprile. 

    Nella mattinata del 4 aprile la stazione della metropolitana di Sennaya Ploshchad è stata chiusa a seguito di una telefonata anonima che ha denunciato la presenza di un’ulteriore bomba. 

    — LEGGI ANCHE: Cosa è successo nell’attentato alla metropolitana di San Pietroburgo

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