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    L’agenzia di intelligence britannica GCHQ nega di aver intercettato Trump

    Secondo Fox News, emittente tv citata dal portavoce della Casa Bianca, Obama avrebbe spiato il tycoon in campagna elettorale tramite l'agenzia del Regno Unito

    Di TPI
    Pubblicato il 17 Mar. 2017 alle 09:37 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:38

    L’agenzia d’intelligence britannica per le comunicazioni GCHQ ha negato di aver intercettato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la campagna elettorale.

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    La dichiarazione dell’agenzia del Regno Unito arriva dopo che il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer aveva citato quanto detto durante una trasmissione del canale tv Fox News a inizio settimana.

    GHCQ ha risposto definendo le accuse “assurdità” e parlando di sospetti “totalmente ridicoli che devono essere ignorati”. 

    I sospetti a cui fa riferimento l’agenzia britannica sono stati citati per la prima volta dall’ex giudice statunitense Andrew Napolitano, commentatore di Fox. Le accuse sono rivolte a Obama che avrebbe fatto spiare Trump grazie ad agenzie di paesi alleati come il Regno Unito. 

    “Le recenti accuse rivolte da un commentatore televisivo, il giudice Andrew Napolitano, sul fatto che alla GCHQ sia stato chiesto di condurre intercettazioni contro il presidente eletto sono assurdità. Sono totalmente ridicole e dovrebbero essere ignorate”, ha commentato la GHCQ.

    Spicer aveva citato le parole di Napolitano: “Tre fonti d’intelligence hanno informato Fox News che il presidente Obama è andato al di fuori della catena di comando e non ha usato la Nsa, né la Cia, né l’Fbi o il Dipartimento di Giustizia, ma ha usato la GCHQ”, ha detto il portavoce della Casa Bianca.

    Aggiornamento (17 marzo, 13.25): La Casa Bianca ha assicurato il Regno Unito che le accuse rivolte all’agenzia di intelligence britannica Gchq di aver spiato il presidente Donald Trump “non si ripeteranno”, secondo quanto annunciato dal portavoce della premier britannica Theresa May. 

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