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    Afghanistan, talebani pronti a dichiarare la nascita dell’emirato islamico. Il presidente Ghani lascia il paese. Gli Usa evacuano l’ambasciata, attivato il ponte aereo per il rientro degli italiani

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 15 Ago. 2021 alle 09:17 Aggiornato il 15 Ago. 2021 alle 19:45

    Afghanistan, i talebani conquistano Jalalabad ed entrano a Kabul

    I talebani stanno per dichiarare la nascita dell’emirato islamico dell’Afghanistan dal palazzo presidenziale di Kabul. Lo ha dichiarato un comandante degli insorti alle agenzie Sputnik e PA. Il leader dei talebani, il Mullah Abdul Ghani Baradar, è in partenza dal Qatar e arriverà a Kabul con l’incarico di leader ad interim dell’afghanistan dopo il passaggio di consegne dal governo afghano esistente.

    Nella mattinata di oggi, domenica 15 agosto 2021, i talebani hanno iniziato la conquista della capitale dell’Afghanistan Kabul: lo conferma il ministro dell’Interno afghano dichiarando che i miliziani stanno entrando “da ogni lato” della città.

    I mujahideen, secondo quanto riferito, non hanno ucciso o ferito nessuno, precisando di voler negoziare una transizione con il governo in carica.

    “L’Emirato islamico ordina a tutte le sue forze di attendere alle porte di Kabul, di non tentare di entrare in città” ha scritto su Twitter il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid. Successivamente, alcuni negoziatori talebani si sono recati al palazzo presidenziale per negoziare il trasferimento del potere.

    Secondo fonti diplomatiche, citate da diversi media internazionali, sarà l’ex ministro dell’Interno afghano ed ex ambasciatore in Germania, Ali Ahmad Jalali, a guidare la transizione dopo le dimissioni del presidente Ghani che, a quanto afferma Tolo News, avrebbe già lasciato il Paese.

    Un residente in quartiere della capitale afghana ha dichiarato all’AP che “vi sono combattenti talebani armati nella zona, ma non vi sono combattimenti”.

    Intanto, a quanto si apprende, gli estremisti islamici hanno conquistato l’università di Kabul, nella parte occidentale della capitale, e hanno innalzato la loro bandiera in un quartiere della città.

    Il presidente afghano Ashraf Ghani, invece, ha fatto sapere di iniziato colloqui d’emergenza con il rappresentante statunitense a Doha Khalilzad e i massimi funzionari della Nato.

    La presa di Jalalabad

    Ai talebani restava solamente la capitale Kabul per avere il pieno controllo dell’Afghanistan: nella notte tra sabato 14 e domenica 15 agosto, infatti, gli estremisti islamici hanno conquistato anche Jalalabad, capitale della provincia di Nangarhar, e una delle città più importanti del Paese, essendo la principale via di collegamento con il Pakistan.

    A darne notizia, attraverso i social, era stato Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani. Mujahid, infatti, ha scritto che i miliziani “avanzano verso le sedi delle autorità provinciali” sottolineando che i guerriglieri hanno preso “il quartier generale delle forze di sicurezza”. I talebani fanno sapere di aver preso il controllo anche di Ghani Khel e Surkhrud, due città sempre della provincia di Nangarhar, aggiungendo di non aver incontrato resistenza in una nessuna delle tre città conquistate.

    Usa evacua ambasciata, Italia attiva ponte aereo

    Nel frattempo, contemporaneamente all’assalto dei talebani, è iniziata l’evacuazione dell’ambasciata Usa a Kabul. Già nella serata di sabato 14 agosto gli estremisti islamici hanno attaccato la prigione di Pul-e-Charki, situata a una decina di chilometri dal centro di Kabul, e liberato circa 5mila detenuti, molti dei quali si sono uniti ai miliziani.

    Anche l’Italia ha deciso di evacuare i cittadini che si trovano in Afghanistan attraverso un ponte aereo e non esclude, inoltre, l’evacuazione dell’ambasciata nelle prossime ore.

    Dalla Farnesina, infatti, dopo gli inviti formulati a lasciare il Paese, si è deciso, in seguito al “grave deterioramento delle condizioni di sicurezza” di mettere “a disposizione dei cittadini italiani un volo dell’Aereonautica Militare nella giornata di domani 15 agosto”. La partenza dei concittadini è prevista per la serata di domenica 15 agosto.

    Sicurezza a rischio all’aereoporto

    La situazione di sicurezza nell’aeroporto di Kabul “si sta deteriorando rapidamente”. Lo scrive – intorno alle ore 18 italiane – l’ambasciata Usa a Kabul in un avviso di sicurezza nel quale riporta notizie su un incendio in corso nello scalo.

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