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    Australia, Volo Malaysia 370, il premier Tony Abbott: “È stato il pilota suicida a farlo scomparire”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 19 Feb. 2020 alle 17:22 Aggiornato il 19 Feb. 2020 alle 18:09

    “Il volo Malaysia Airlines scomparso per via del pilota suicida”

    Il premier australiano Tony Abbott ha rilanciato la tesi secondo cui a causare la scomparsa del volo Malaysia 370 l’8 marzo 2014 sia stato il gesto suicida del pilota Zaharie Amad Shah.

    Nel corso di un’intervista rilasciata a meno di un mese dall’anniversario della scomparsa, il premier cita la ricostruzione di un funzionario maltese “di altissimo livello”, confermando la tesi già corroborata negli anni secondo cui sia stato Shah ad aver architettato tutto e a far scomparire il velivolo.

    Dell’aereo, in rotta da Kuala Lumpur a Pechino con 239 persone a bordo e sparito dai radar in territorio cinese, non è stata trovata alcuna traccia in una zona di ricerca nell’Oceano Indiano di 120 mila chilometri quadrati.

    Le ricerche condotte dall’Australia, le più grandi della storia dell’aviazione, sono state sospese nel gennaio 2017.

    La vicenda dell’aereo è stata a lungo oggetto di una serie di teorie, compresa quella secondo cui il pilota Zaharie Ahmad Shah avesse deciso di darsi alla fuga con l’aereo.

    “Quel che ho capito dai massimi livelli del governo malese è che fin dall’inizio, dal principio, hanno pensato che si sia trattato di un omicidio-suicidio del pilota“, ha affermato Abbot nell’estratto di un documentario di Sky News trasmesso mercoledì .

    “Non dirò chi ha detto cosa a chi, ma lasciatemi ripetere, voglio essere assolutamente cristallino: è stato accreditato ai massimi livelli che si è trattato quasi certamente di un omicidio-suicidio”.

    Le ricostruzioni emerse in questi anni avevano già ipotizzato che Shah fosse depresso a causa di problemi familiari e sentimentali, ma la famiglia e gli amici hanno sempre fortemente respinto queste teorie, bollandole come prive di fondamento.

    Azharuddin Abdul Rahman, ex capo dell’autorità di regolamentazione per l’aviazione civile della Malaysia, ha criticato le osservazioni di Abbott e ha affermato che non vi sono prove sufficienti per sostenere l’ipotesi: “È solo una teoria”, ha tagliato corto.

    C’è chi sostiene che, durante la fase finale del volo, quando ci doveva essere il passaggio di consegna tra le torri di controllo e il velivolo ha improvvisamente virato a sinistra, Shah abbia allontanato dalla cabina il copilota, de-pressurizzato la cabina e indossando la maschera ad ossigeno, facendo planare in mare l’aereo. Secondo questa tesi la manovra non è stata eseguita al computer, ma dallo stesso ufficiale.

    Il report dell’ente aeronautico australiano attesta però che il Boeing è precipitato perché il volo ha esaurito il carburante, senza che nessuno operasse un atterraggio.

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