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    Abbas incontra Gantz: primo incontro ad alto livello tra israeliani e palestinesi da più di dieci anni

    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 30 Ago. 2021 alle 16:28 Aggiornato il 30 Ago. 2021 alle 16:33

    Abbas incontra Gantz: primo incontro ad alto livello tra israeliani e palestinesi da più di dieci anni

    Il presidente palestinese Mahmud Abbas e il ministro della Difesa di Israele, Benny Gantz, si sono incontrati la notte scorsa a Ramallah in Cisgiordania, nel primo colloquio ad alto livello tra israeliani e palestinesi in più di dieci anni.

    L’incontro è avvenuto due giorni la visita del primo ministro israeliano Naftali Bennett a Washington, dove il presidente degli Stati Uniti Joe Biden lo ha invitato a prendere misure per migliorare la vita dei palestinesi.

    La speranza di un’eventuale svolta nelle relazioni tra Israele a Autorità palestinese è stata però smentita da una personalità vicina al primo ministro Bennett, che in una dichiarazione alla stampa israeliana ha dichiarato che non ci saranno negoziati di pace con i palestinesi. “Questo è un incontro che si occupa di questioni di sicurezza. Non c’è nessun processo diplomatico con i palestinesi né ci sarà”, ha detto affermato oggi, specificando che l’incontro è stato autorizzato in anticipo da Bennett.

    Bennett, diventato primo ministro lo scorso giugno al posto di Benjamin Netanyahu, rimasto ininterrottamente alla guida del governo per 12 anni, ha promesso di aiutare l’Autorità palestinese a risolvere le proprie difficoltà economiche, ma si oppone alla creazione di uno stato palestinese indipendente, come sostenuto invece da Biden.

    Secondo l’ufficio di Gantz, le due parti discusso di questioni relative alla sicurezza, alla diplomazia, all’economia e agli affari civili in due incontri. Nel primo era presente l’ufficiale di collegamento israeliano presso l’Autorità palestinese, Ghassan Alian, il capo dell’intelligence dell’Autorità palestinese Majid Faraj e Hussein al-Sheikh, alto dirigente dell’Autorità palestinese. Nel secondo Gantz e Abbas, noto anche come Abu Mazen, hanno invece parlato in privato.

    Secondo quanto riferito ad Associated Press da una fonte palestinese, i due hanno discusso di diverse iniziative per migliorare i rapporti tra Israele e Palestina, tra cui le richieste palestinesi di fermare le operazioni militari israeliane nella Cisgiordania occupata, di consentire il ricongiungimento delle famiglie con i parenti all’interno di Israele e di consentire a più lavoratori palestinesi di entrare in Israele.

    L’incontro è stato condannato sia dal movimento islamico palestinese Hamas, che controlla la striscia di Gaza, che dal gruppo della Jihad islamica. “L’incontro del presidente Mahmud Abbas con il ministro della Difesa israeliano Benny Gantz è una pugnalata alle spalle del popolo palestinese e di ciò che ha sacrificato. È un tradimento del sangue dei martiri”, ha detto il portavoce di Hamas Abd al-Latif al-Qanu, mentre un altro portavoce ha accusato Abbas di “incoraggiare i paesi arabi a normalizzare i rapporti con Israele”.

    La Jihad islamica ha invece criticato Abbas per aver incontrato l’uomo che ha guidato l’esercito israeliano nel corso di diverse guerre tra Israele e Hamas. “Ancora non si è ancora asciugato il sangue dei bambini uccisi dall’esercito per ordine di Gantz, anche mentre il presidente Abbas lo incontra a Ramallah”, ha affermato il portavoce della Jihad islamica Tariq Silmi.

    Il precedente incontro ad alto livello risale a settembre 2010, quando Netanyahu incontrò lo stesso Abbas a Gerusalemme. Da allora i due si sono incrociati in alcune occasioni, fino all’ultima conversazione telefonica nel 2017. I contatti si sono poi interrotti con il peggioramento dei rapporti tra Israele e Autorità palestinese, a seguito della linea dura adottata da Netanyahu e delle concessioni senza precedenti da parte dell’amministrazione Trump, tra cui il trasferimento dell’ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme. Fino a metà luglio, quando Gantz ha parlato al telefono con Abbas, che alcune settimane dopo ha parlato anche con il ministro della Pubblica Sicurezza israeliano Omar Barlev.

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