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    “Miracolo” in Alabama: un 13enne è tornato in vita poco prima che i medici gli staccassero la spina

    Dopo un incidente, il ragazzo aveva subito danni al cervello che i medici avevano dato per irreparabili. Poco prima che iniziasse la procedura per donarne gli organi, il 13enne ha ripreso a respirare autonomamente e a reagire agli stimoli esterni

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 8 Mag. 2018 alle 12:37 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:07

    Un ragazzo di 13 anni di nome Trenton McKinley e originario dell’Alabama, negli Stati Uniti, ha ripreso conoscenza subito dopo che i genitori avevano firmato i documenti per donare i suoi organi.

    L’episodio, che risale a marzo, è riportato dalla Bbc. Trenton aveva subito un grave trauma cerebrale dopo essere caduto da un rimorchio per auto e aver sbattuto la testa, riportando nell’incidente ben sette fratture al cranio.

    Il ragazzo giocava con un amico che da un quad lo trainava seduto su un carrellino. Una frenata improvvisa e Trenton era finito sull’asfalto, sbattendo la testa con forza. In ospedale avevano lasciato poche speranze ai genitori: i danni al cervello erano quasi sicuramente irreparabili e nella migliore delle ipotesi, avrebbe passato il resto dei suoi giorni in un completo stato vegetativo.

    I medici avevano detto ai genitori che donando gli organi avrebbero salvato altri cinque bambini in attesa di trapianto.

    Ma proprio il giorno prima che il supporto vitale venisse staccato, Trenton ha mostrato segni di vita.

    Jennifer Reindl, madre di Trenton, ha raccontato che il ragazzo ha subito un arresto cardiaco e diversi interventi di craniotomia.

    “A un certo punto”, ha detto la signora Reindl, “Trenton era cerebralmente morto, i medici mi avevano detto che non sarebbe mai più tornato normale”.

    La donna ha così accettato di firmare i documenti per la donazione, sapendo che gli organi avrebbero potuto salvare altre vite.

    “Abbiamo acconsentito e i medici ci hanno assicurato che avrebbero continuato a tenere Trenton in vita per pulire gli organi per la donazione”, ha detto la signora Reindl.

    “Il giorno dopo”, prosegue il racconto della donna “il programma prevedeva che ci sarebbe stato l’ultimo test per verificare le onde cerebrali e prepararlo per la morte, ma Trenton ha dato cenni di vita e il test è stato annullato”.

    Poco prima che venisse staccata la spina, e si concludesse per sempre la sua giovane vita, il 13enne ha ripreso a respirare autonomamente e a reagire agli stimoli esterni.

    Ora Trenton sta attraversando un lento processo di recupero: ogni giorno deve combattere con convulsioni e rimettersi in forze per recuperare gli oltre 20 chili persi.

    “Ma ha già camminato, parlato e letto e sta studiando matematica”, ha detto la madre, definendolo “un miracolo”.

    Lo stesso Trenton ha raccontato a Wala, l’emittente della Fox, che pensava di essere in paradiso mentre era incosciente.

    “Ero in un campo aperto e camminavo dritto. Il fatto che io sia di nuovo qui non ha altra spiegazione se non Dio. Non c’è un’altra possibilità. Persino i medici lo hanno detto”, ha detto il tredicenne.

    Da quando si è svegliato, i migliori specialisti degli Stati Uniti sono corsi in Alabama per scoprire nel dettaglio lo straordinario caso di Trenton McKinley.

    Il ragazzo ha davanti un percorso di cure lunghe e costose, che la famiglia sta tentando di finanziare attraverso una raccolta fondi che finora ha messo insieme 3.300 dollari.

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