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    È vero che i lavoratori sono più soddisfatti se pagati di più?

    Di TPI
    Pubblicato il 6 Feb. 2019 alle 16:55 Aggiornato il 18 Apr. 2019 alle 10:43

    Uno studio svolto da JobPricing, in collaborazione con Spring Professional ha indagato il livello di soddisfazione degli italiani nei confronti del loro stipendio per capire se davvero per avere dipendenti più felici è importante pagarli di più.

    La ricerca è stata svolta intervistando più di 2mila lavoratori dipendenti tramite un sondaggio online che ha preso in considerazione sei parametri: equità; competitività; performance; trasparenza; meritocrazia; fiducia e comprensione.

    L’indagine ha in effetti confermato che lo stipendio è un fattore importante e che se la retribuzione non è percepita come “adeguata” i dipendenti si sentono demotivati. Tuttavia non sempre un aumento del salario comporta una maggiore soddisfazione nei confronti della propria mansione.

    Cosa è emerso dall’indagine

    I lavoratori italiani sono generalmente insoddisfatti della loro retribuzione. Solo il 41 per cento degli intervistati si è detto soddisfatto del proprio lavoro, il  34 per cento è pienamente soddisfatto, mentre il 20,6 per cento ritiene di esserne fortemente insoddisfatto.

    In presenza di sistemi d’incentivazione individuali, si evince dall’indagine, si alza il livello di soddisfazione generale, ma i più soddisfatti risultano essere i dirigenti. 

    I pareri più negativi sono stati espressi dai lavoratori del settore industriale e del Nord Italia, piuttosto che da quelli che sono impiegati Centro e nel Sud e Isole.

    Tra i dipendenti sale la percezione di avere un pacchetto retributivo in media con quello offerto dal mercato, anche se il 60 per cento dei lavoratori non ritiene che il suo stipendio corrisponda al contributo professionale realmente offerto.

    Altro dato negativo si riferisce invece alla percezione di trasparenza nella comunicazione dei criteri retributivi: per il 47 per cento dei lavoratori le aziende hanno ancora procedure e prassi “opache”. A questo dato si affianca la totale assenza di meritocrazia, secondo i lavoratori.

    Eppure performance, trasparenza, fiducia, comprensione e meritocrazia sono valori importanti e hanno un punto in comune: il livello di soddisfazione cresce in maniera notevole tra i lavoratori che percepiscono una quota di retribuzione variabile legata ad obiettivi individuali.

    A questo link si può confrontare il proprio posizionamento retributivo rispetto al mercato: VERIFICA SE IL TUO STIPENDIO È GIUSTO

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