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    Cosa succede al Reddito di cittadinanza se il governo cade

    Il sussidio introdotto dal Movimento 5 stelle

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 9 Ago. 2019 alle 12:28 Aggiornato il 9 Ago. 2019 alle 12:29

    Cosa succede al Reddito di cittadinanza se il governo cade

    È tra le ricerche più cliccate su Google: cosa succede al reddito di cittadinanza se il governo cade? Se lo stanno chiedendo in migliaia in Italia, tutti quelli che hanno già avuto il sussidio e anche quelli che ancora stanno svolgendo le pratiche per ottenerlo.

    Ma se lo chiedono anche i navigator, che si sono ritrovati, dopo un concorso pubblico dell’Anpal, con un impiego finalizzato a trovare lavoro ad altri, ai beneficiari del sussidio.

    La risposta alla domanda “che succede al reddito di cittadinanza se cade il governo?” è contenuta nel testo del decreto stesso, già all’articolo 1. “È istituito, a decorrere dal mese di aprile 2019, il Reddito di cittadinanza”. Punto. Non è quindi stata stabilita dal governo attuale una data di scadenza.

    > Reddito di cittadinanza news: tutte le ultime notizie

    Rdc, M5s: “Nessuno potrà cancellare le 900 mila domande”

    Il reddito di cittadinanza è stato voluto dal Movimento 5 stelle – è stato il cavallo di battaglia dei grillini in campagna elettorale – ed è stato approvato a maggioranza, con il voto anche della Lega, e nonostante le perplessità del ministro dell’Economia Giovanni Tria per la tenuta dei bilanci nazionali.

    A livello nazionale, l’importo medio mensile  del reddito di cittadinanza è pari a 525,65 euro. Sono più di 2 milioni le persone coinvolte da questa misura che riguarda circa 800mila nuclei familiari. I primi tre comuni per numero di richieste accolte sono Napoli (36.399), Roma (32.905) e Palermo (26.114).

    “Nessuno potrà cancellare le 900mila domande di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza accolte in questi mesi. Questa è la cartina della nostra Italia, in ogni comune dietro ogni numero trovate speranza e voglia di dignità. Grazie Giuseppe Conte!”, ha scritto su Twitter il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia, del M5S.

    Crisi di governo e reddito di cittadinanza

    Il reddito di cittadinanza è un sussidio che, se concesso, viene versato dallo Stato ai beneficiari per 18 mesi. Al termine dei 18 mesi viene richiesto un nuovo Isee per verificare se, nel frattempo, sono mutate le condizioni e, se queste persistono, l’assegno viene confermato per altri 18 mesi, con un mese di sospensione.

    Il meccanismo è ormai indipendente dal governo che l’hai istituito, nella fattispecie il governo gialloverde guidato da Conte.

    Esattamente com’è successo per il bonus di 80 euro di Renzi, introdotti nelle buste paghe di migliaia di italiani dall’ex premier del Pd Matteo Renzi. La misura è ancora in vigore e proprio di recente, in vista della prossima manovra economica, i leghisti della compagine governativa, con il sottosegretario all’Economia, in primis, si era cominciato a parlare di abolirli per recuperare risorse per favorire l’abbassamento delle tasse.

    Questo conferma che per abolire il reddito di cittadinanza servirà eventualmente una nuova legge del prossimo governo. O un referendum popolare abrogativo: ma questa ultima ipotesi sembra abbastanza improbabile.

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