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    Quota 100, nel 2019 risparmi per 1,7 miliardi: confermata per il 2020

    Pasquale Tridico, Presidente Inps. Credit: ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

    La misura di pensionamento anticipato ha avuto meno adesioni del previsto: anche per questo sarà mantenuta nella manovra economica

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 26 Set. 2019 alle 12:22 Aggiornato il 26 Set. 2019 alle 13:50

    Quota 100 ultime notizie, nel 2019 risparmi per 1,7 miliardi

    Quota 100 nel 2019 ha registrato meno adesioni rispetto a quanto previsto e, dunque, graverà sui conti pubblici in misura inferiore alle stime che erano state fatte. Rispetto ai 3,8 miliardi che erano stati stanziati all’inizio dell’anno, la spesa complessiva per i programmi di pensionamento anticipato senza adeguamento dei requisiti alla speranza di vita non dovrebbe superare i 2,1 miliardi. Questo significa un risparmio di circa 1,7 miliardi di euro per l’Inps.

    I numeri sono quelli del rapporto di monitoraggio che l’Istituto di previdenza sociale ha inviato nelle scorse settimane al Parlamento e sono stati riportati oggi, giovedì 26 settembre, da Il Sole 24 Ore. Il dato è provvisorio, mancando ancora tre mesi alla fine dell’anno, ma si tratta comunque di un risparmio significativo, pari al 45 per cento della somma che era stata stanziata dal Governo M5S-Lega.

    Anche alla luce di questa “boccata d’ossigeno”, il nuovo Governo, sostenuto da M5S e Pd, è intenzionato a confermare Quota 100 e le altre pensioni anticipate nella manovra economica in via di lavorazione.

    Quota 100: meno adesioni del previsto

    All’inizio del 2019, per Quota 100 e le altre forme di pensionamento anticipato, erano state previste 290mila adesioni. Si pensava che avrebbe fatto domanda circa l’80 per cento degli aventi diritto. Ad oggi le domande accolte per Quota 100 sono poco meno di 176mila. E per il 2020 il Governo potrebbe abbassare le stime di adesioni ai programmi di pensionamento anticipato intorno a una forbice compresa tra il 40 e il 45 per cento.

    Del resto, nelle scorse settimane, il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha più volte sostenuto che il programma che consente di andare in pensioni a chi ha almeno 62 anni d’età e 38 anni di contributi “è una misura sostenibile”.

    Che fine faranno i soldi risparmiati

    A questo punto, la domanda che tutti si fanno è: come saranno utilizzati i soldi risparmiati sui pensionamenti anticipati? Verranno destinati sempre al fondo stanziato per i pre-pensionamenti? Oppure contribuiranno a ridurre il deficit dei conti pubblici, su cui è in atto il solito negoziato con la Commissione europea? Più probabile la seconda ipotesi.

    Quanto al futuro più a lungo termine di Quota 100, M5S e Pd, che sul tema la pensano all’opposto, avrebbero raggiunto un accordo di compromesso. Il programma resterà in vigore fino alla scadenza della sperimentazione triennale, ossia fino al termine del 2021, per poi essere abrogata e sostituita da una versione strutturale dell’Ape sociale.

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