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    Caro carburante, a gennaio aumenti medi di 17 centesimi: “Non c’è nessuna speculazione”

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 10 Gen. 2023 alle 17:12

    Lo stop al taglio delle accise, non rinnovato all’interno della legge di bilancio varata dal governo Meloni, ha portato a un aumento del prezzo della benzina al self service di 0,168 euro, circa 17 centesimi, nei primi sette giorni dell’anno.

    I dati del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, raccolti tra l’1 e l’8 gennaio, rilevano un prezzo medio di 1,81 euro per un litro di benzina e 1,7 euro per uno di gasolio.

    Nonostante alcune distorsioni sul carburante servito, che ha visto picchi in autostrada di oltre quota 2,5 euro al litro per il gasolio, l’aumento medio è più basso di quello delle accise.

    La benzina sale infatti di 17 centesimi, come detto, meno dell’aumento delle accise è di 18,3 centesimi compresa l’Iva. “Nessuna speculazione sui carburanti. Il rincaro, almeno per il momento, è dovuto esclusivamente alla scelta sciagurata e miope del Governo Meloni di voler spennare come polli gli automobilisti, facendo scattare il rialzo delle accise”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

    Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato in consiglio di ministri la volontà di cercare “denari per intervenire” sugli aumenti “fra guerra, caro materiali e caro materie prime”.

    Ma le tabelle del Ministero dell’Ambiente notano come il prezzo netto (cioè tolte accise e Iva) sia sceso anziché salire, calando a 75 centesimi al litro dai 77 di una settimana fa.

    “Insomma – insiste Dona – una bufala gonfiata ad arte dal Governo per tentare di scagionarsi dalle sue responsabilità. Una stangata, rispetto a settimana scorsa, pari a 8 euro e 40 cent per un pieno da 50 litri di benzina e 8,01 euro per il gasolio, rispettivamente 201 e 192 euro all’anno per una famiglia che fa due pieni al mese”.

    Intanto il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, ha scritto al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, chiedendo collaborazione per acquisire documentazione inerente ai recenti controlli effettuati sui prezzi dei carburanti, con particolare riferimento alle violazioni accertate.

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