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    Pensioni, anche i contributi NASpI vengono conteggiati ai fini di Quota 100

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 22 Apr. 2019 alle 17:56 Aggiornato il 22 Apr. 2019 alle 17:58

    Dall’Inps arrivano nuove indicazioni per tutti coloro che sono interessati al tema pensioni e Quota 100.

    Secondo quanto si legge nel messaggio 1551/2019 dell’Istituto di previdenza, infatti, i contributi ricevuti durante la percezione della NASpI sono utili per perfezionare il requisito contributivo dei 38 anni per Quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi).

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    Diverso, invece, il discorso per l’Ape e l’Ape Social, che rimangono incompatibili con la pensione Quota 100 e quindi non possono essere inclusi nel conteggio contributivo.

    Pensioni Quota 100 | NASpI

    In particolare, spiega l’Inps, la contribuzione accreditata durante i periodi di percezione dell’Indennità di nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) vale per il calcolo dei 38 anni.

    Non vale, invece, per il requisito dei 35 anni se si parla di pensione di anzianità. In questo caso, infatti, i periodi di malattia e di disoccupazione (o equiparati) non sono utili per il calcolo dei contributi necessari ad avere la prestazione.

    Pensioni Quota 100 | Ape e Ape social

    Come spiegato, invece, l’Ape social “non è compatibile con la titolarità di una pensione diretta conseguita in Italia o all’estero”.

    Chi è destinatario dell’Ape social, dunque, potrà conseguire la pensione con Quota 100, ma da quel momento smette di percepire l’Ape social.

    Stesso discorso anche per l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (Ape): per l’Inps, infatti, il contributo in questione non è compatibile con Quota 100.

    Pensioni Quota 100 | Polizia e militari

    Infine, nella stessa circolare l’Inps ha precisato che non possono accedere a Quota 100 i soggetti che hanno prestato servizio, come ultima attività lavorativa, all’interno del personale militare delle forze armate, delle forze di polizia e di polizia penitenziaria, dei vigili del fuoco o della Guardia di finanza.

    Invece sarà libero l’accesso a Quota 100 per tutti coloro che sono titolari di un trattamento pensionistico tabellare, come quello conseguito durante il servizio di leva, o per chi è invece beneficiario di una pensione di guerra.

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