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    Ape Social: come funziona, requisiti, domanda, pagamenti | Ultime News

    Cos'è, come funziona e a chi spetta questo particolare meccanismo di anticipo pensionistico

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 6 Mag. 2019 alle 12:50 Aggiornato il 6 Mag. 2019 alle 12:54

    Ape Social | 2019 | Come Funziona | Requisiti | Domanda | Ultime News

    La Ape Social – abbreviazione di Anticipo pensionistico sociale – è un meccanismo di pensionamento che permette ai lavoratori in situazioni di disagio di ottenere la pensione senza penalità a partire dai 63 anni di età e dai 30-36 di contribuzione.

    Tale meccanismo, introdotto per la prima volta dal governo Gentiloni in forma sperimentale, ha ottenuto la proroga fino 31 dicembre 2019 a seguito dell’approvazione del decreto pensioni e reddito di cittadinanza.

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    Ape Social | Requisiti: a chi spetta

    Questa formula di anticipo pensionistico apre la strada per il prepensionamento, senza alcun onere economico, a specifiche categorie di lavoratori che abbiano raggiunto almeno i 63 anni di età.

    Ma quali sono i requisiti per ottenere l’Ape Social? Per averne diritto è fondamentale possedere il requisito di un minimo di 30 anni di contributi,  36 in particolare per chi svolge attività gravose.Può esser fatta valere (e contare) ai fini del perfezionamento del requisito contributivo tutta la contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo, purché i versamenti non siano stati fatti presso una Cassa di liberi professionisti.

    Per quanto riguarda nello specifico le donne, è previsto inoltre per le lavoratrici madri uno sconto di un anno per ogni figlio per un massimo di due anni: una madre con due figli potrà pertanto accedere al beneficio con 28 anni di contributi (34 nel caso svolga una professione rientrante tra i cosiddetti lavori gravosi).

    Differentemente dall’Ape volontaria – la quale prevede un vero e proprio prestito bancario, gravato da un premio assicurativo, da restituire nell’arco di vent’anni – l’Ape sociale rappresenta un sussidio di accompagnamento alla pensione, da intendersi entro un tetto di 1.500 euro lordi. Esso viene erogato per 12 mensilità e non è rivalutabile in base all’inflazione. Il sussidio è interamente a carico dallo Stato e, per tale ragione, si concretizza in un aiuto economico i cui destinatari sono i soggetti in stato di bisogno.

    L’Ape social spetta a: lavoratori iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, alla Gestione separata – ma non a coloro, come anticipato, che hanno specifiche Casse di appartenenza.

    Oltre all’iscrizione nelle vari casse di previdenza, per poter beneficiare dell’Ape Social devono ricorrere, per i lavoratori, le seguenti condizioni:

    Per quanto attiene a quest’ultimo punto, è presente una lista delle attività professionali considerate particolarmente gravose che riportiamo qui di seguito:

    Ape Social | Incompatibilità e decadenza

    L’Ape sociale, sempre comunque subordinata alla cessazione dell’attività lavorativa, non spetta se si percepisce la pensione diretta (compreso l’assegno di invalidità) e non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito (come ad esempio l’Asdi, l’assegno di disoccupazione finalizzato al reinserimento lavorativo).

    Se quindi il beneficiario di Ape sociale nel frattempo raggiunge i requisiti per il pensionamento anticipato (41/42 anni e 10 mesi fino al 31 dicembre 2018) allora perde il diritto a percepirla. Al contrario l’Ape è compatibile con altri redditi da lavoro dipendente o subordinato, anche se bisogna rimanere nel limite di 8 mila euro annui (4 mila e 800 se si tratta di lavoro autonomo).

    Ape Social | Come fare domanda

    Le domande, sia di riconoscimento dei requisiti che di vero e proprio accesso al beneficio, devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica.

    Al termine della procedura, viene rilasciata una ricevuta recante un numero di protocollo, la data e l’orario esatto di ricevimento.

    Chi possiede tutte le condizioni di cui sopra entro il 31 dicembre 2018 può presentare la richiesta entro tre differenti scadenze, le quali corrispondono a tre tipologie di istanze: il 31 marzo 2019 (istanza tempestiva), tra i 1° aprile e il 15 luglio 2019 (istanza intermedia) o tra il 16 luglio e il 30 novembre 2019. S

    e l’Inps risponde al richiedente con esito positivo, allora l’indennità decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

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