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    Pensione e reddito di cittadinanza, i dati Inps: i beneficiari sono 840mila nuclei, più di 2 milioni di persone

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 10 Lug. 2019 alle 12:53 Aggiornato il 10 Lug. 2019 alle 16:16

    Pensione e reddito di cittadinanza, dati Inps: beneficiari 840mila nuclei

    PENSIONE REDDITO DI CITTADINANZA BENEFICIARI – Quanti italiani beneficiano di pensione e reddito di cittadinanza? Un dato aggiornato che risponde a questa domanda è stato diffuso oggi dall’Inps, in occasione della presentazione del rapporto annuale, con intervento del presidente Pasquale Tridico. Stando ai numeri dell’Istituto di previdenza sociale, le misure introdotte dal governo M5S-Lega, cavallo di battaglia dei pentastellati, interessavano a fine giugno 840mila nuclei familiari e quindi oltre 2 milioni di persone, una cifra che risulta comunque lontana dai 5 milioni di beneficiari che per mesi sono stati annunciati dal vicepremier e ministro di Lavoro e Sviluppo Economico Luigi Di Maio.

    Pensione e reddito di cittadinanza, dati Inps: beneficiari oltre 2 milioni di persone

    La relazione annuale Inps, in particolare, fa sapere che a fine giugno, dopo tre mesi di operatività, risultano percettori di reddito o pensione di cittadinanza circa 840 mila nuclei (di cui oltre 102.833 destinatari di pensioni di cittadinanza) per un numero complessivo di individui coinvolti che supera 2 milioni. L’importo medio, ha spiegato Tridico, è di circa 500 euro. E oltre il 60 per cento dei nuclei beneficiari risiede nel Sud e nelle Isole. L’intervento, secondo il presidente dell’Istituto di previdenza, avrà “un impatto espansivo sia sulla crescita effettiva che su quella potenziale”.

    Quota 100, dati Inps: -29 per cento di beneficiari del previsto

    Il rapporto Inps fornisce anche dati su un’altra misura prioritaria per il governo gialloverde come Quota 100 per le pensioni. Nella relazione annuale il presidente ha comunicato che “complessivamente alla fine del mese di giugno sono pervenute 154.095 domande” di pensione anticipata con ‘Quota100’. “Sulla base del trend dei primi sei mesi di applicazione, alla fine dell’anno il numero atteso delle pensioni in pagamento sarà pari a circa 205mila, per una spesa complessiva annua pari a 3,6 miliardi”, ha spiegato Tridico. Si tratta, ha sottolineato, “di un numero di beneficiari inferiore del 29 per cento a quello che era stato stimato in quella sede (290mila per il 2019)”.

    Pensioni sotto i mille euro, dati Inps: 5,4 milioni

    Altro dato interessante del rapporto riguarda il numero di pensionati che percepiscono meno di mille euro al mese. Nel 2018, come emerge dalle tabelle sul reddito pensionistico lordo, sono stati pari a circa 5,4 milioni, precisamente 5.364.611, il 34,7 per cento del totale di 15.426.847. Il dato è in calo rispetto a quello del precedente Rapporto, quando i pensionati Inps sotto i mille euro erano il 35,9 per cento. Per le donne la quota di chi riceve meno di mille euro al mese è più alta e pari a 43,6 per cento (3 milioni 555 mila).

    Pensioni sopra i 3mila euro, dati Inps: 1,2 milioni

    Per quanta riguarda gli assegni più alti, infine, sono oltre 1 milione 189 mila (il 7,7 per cento del totale) i pensionati che percepiscono più di 3mila euro. L’importo medio mensile per i pensionati Inps è pari a 1.548 euro.

    Secondo Tridico il bilancio dell’Inps è solido. Il presidente ha anche parlati di revisione delle procedure di accesso alle pensioni di invalidità, “semplificando per il bene dell’utenza più debole, ma anche rivedendo le tabelle di invalidità, suggerendo un nuovo modello per il contenzioso, e diventando più duri contro le frodi, contro le false invalidità, con la creazione di una Direzione anti-frode”. Un principio – ha detto ancora Tridico – deve fare da guida: “generosi con i deboli e forti con i forti”.

    Reddito di cittadinanza, la promessa M5S: “5 milioni di beneficiari”

    L’obiettivo del M5S annunciato più volte pubblicamente prima dell’entrata in vigore di pensione e reddito di cittadinanza (la presentazione delle domande è partita a marzo) è di 5 milioni di persone. Il capo politico Di Maio aveva annunciato in particolare che con il reddito sarebbero arrivati benefici per “5 milioni di italiani” (per complessive 1 milione e 700 mila famiglie). È stata una cifra ripetuta tante volte, a inizio anno. Il vicepremier-ministro M5S aveva parlato pubblicamente di una platea di 5 milioni di persone anche il 4 febbraio, in occasione della presentazione della prima card del reddito. E lo stesso aveva fatto più volte nelle settimane precedenti.

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