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    Le “magnifiche sette” Bigh Tech valgono 12mila miliardi: più di cinque Borse globali

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 28 Dic. 2023 alle 12:09

    Le “magnifiche sette” continuano a conquistare il mondo. Si tratta delle Big tech, ovvero le grandi aziende che si occupano di tecnologia d’avanguardia, ovvero software, hardware, micro-chip e intelligenza artificiale. Su questo settore il mercato ha scommesso molto, le prospettive per futuro dal punto di vista economico sono particolarmente positive. I nomi sono noti: Apple (3mila miliardi di dollari di capitalizzazione), Microsoft (2.800 miliardi), Google Alphabet (1.800 miliardi), Amazon (1.600 miliardi), Nvidia (1.200 miliardi), Tesla (800 miliardi) e Meta (560 miliardi). Complessivamente, queste sette società valgono quanto i cinque listini azionari più grandi al mondo (ad eccezione ovviamente di quello statunitense, dove sono quotate).

    Complessivamente si arriva a 12mila miliardi di dollari, un calcolo che fa riflettere poiché sette società valgono, da sole, 17 volte, come tutte le aziende quotate a Piazza Affari. Inoltre tutte le azioni quotate nei listini di Francia, Regno Unito, Germania, Cina e Giappone hanno il medesimo valore delle “magnifiche sette”.

    Attualmente Microsoft vale 29 volte rispetto agli utili attesi per i prossimi 12 mesi, Apple 27, Amazon 42, Google 22, Nvidia 24, Tesla 65. Questi numeri ottengono una media che oltrepassa l’intero indice S&P 500. Inoltre la media è più alta se consideriamo l’indicatore Standard and Poor’s equipesato. Il mercato è così ben disposto dal punto di vista economico in quanto negli ultimi anni queste realtà hanno garantito tassi di crescita che oltrepassano la media. Si tratta di una caratteristica dei titoli con un trend particolarmente positivo e con ottime prospettive. A questo proposito l’investitore ha la possibilità di acquistare un titolo solido con minore volatilità, caratteristica inusuale per quelli super-tecnologici. Inoltre è un investimento sul futuro e promettono una crescita come quella dei titoli “growth”.

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