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    Assegno congedo matrimoniale Inps, come funziona? Requisiti e domanda

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 11 Giu. 2019 alle 21:29 Aggiornato il 11 Giu. 2019 alle 21:31

    Assegno congedo matrimoniale, cos’è e a chi spetta? Requisiti e domanda

    Assegno congedo matrimoniale 2019 | C’è una prestazione economica erogata dall’Inps in favore di alcune categorie di lavoratori nei giorni di congedo straordinario previsti quando ci si sposa: si tratta dell’assegno congedo matrimoniale.

    Questo è forse uno dei sussidi dell’istituto di previdenza meno conosciuti, motivo per cui sulla pagine Facebook Inps per la Famiglia è stata di recente pubblicata una infografica che spiega che cos’è l’assegno per congedo matrimoniale, come funziona e soprattutto quali sono i requisiti e le modalità per poterne beneficiare.

    Assegno congedo matrimoniale | Come funziona?

    L’assegno congedo matrimoniale è un sussidio che quindi viene concesso durante il periodo di congedo straordinario di 8 giorni per matrimonio, che sia civile o concordatario, e può essere utilizzato entro i 30 giorni successivi al “lieto evento”. Possono richiederlo, e quindi ottenerlo se ne hanno diritto, sia marito che moglie.

    Per quanto riguarda il solo matrimonio religioso, l’assegno in questo caso non è concesso. Sono però concessi assegni Inps a vedovi o divorziati.

    Ma quali sono le categorie che possono ottenere questo beneficio economico? Come spiegato dall’istituto di previdenza l’assegno per congedo matrimoniale spetta agli operai, agli apprendisti, ai lavoratori a domicilio, ai marittimi di bassa forza dipendenti da aziende industriali, artigiane, cooperative, che:

    Possono inoltre farne domanda i disoccupati (a condizione che abbiano lavorato per almeno 15 giorni nei novanta giorni precedenti il matrimonio e possano dimostrarlo) e quei lavoratori che non risultano in servizio per un qualunque giustificato motivo (malattia, sospensione dal lavoro, richiamo alle armi ecc.).

    I richiedenti il sussidio non devono essere dipendenti di:

    Assegni familiari 2019, le ultime notizie: dal 1 luglio le nuove richieste all’Inps (solo online)

    Assegno congedo matrimoniale | Quanto spetta? Gli importi

    L’assegno congedo matrimoniale ha un importo che differisce sulla base della categoria di lavoratore che ne fa richiesta. In tal senso l’Inps spiega quante sono le giornate di retribuzione concesse a ciascuna categoria e la percentuale detratta dalla retribuzione giornaliera:

    Molto importante è sottolineare che la percezione dell’assegno è cumulabile con l’indennità Inail per infortunio sul lavoro fino a concorrenza dell’importo che sarebbe spettato a titolo di retribuzione. Ad essere corrisposta sarà quindi la differenza tra la retribuzione spettante e l’importo corrisposto dall’Inail a titolo di inabilità temporanea.

    L’assegno per congedo matrimoniale, al contrario, non è invece cumulabile, invece, con le prestazioni di malattia, maternità, cassa integrazione ordinaria e straordinaria e i trattamenti di disoccupazione (ASpI).

    Assegno congedo matrimoniale | Come fare domanda?

    I lavoratori occupati devono presentare la domanda al fine di richiedere l’assegno per congedo matrimoniale al proprio datore di lavoro alla fine del congedo e non oltre 60 giorni dalla data di svolgimento delle nozze.

    È necessario allegare il certificato di matrimonio o stato di famiglia con i dati del matrimonio che viene rilasciato dall’Autorità comunale (o dichiarazione sostitutiva di certificazione ex art. 46 D.P.R. 445/00 comprovante lo stato di coniugato e contenente gli estremi del matrimonio).

    In alternativa, nel caso di impossibilità nel produrre la certificazione nei termini citati, è possibile presentare un certificato rilasciato dall’Autorità religiosa o una dichiarazione sostitutiva autenticata (purché si provveda poi a consegnare la documentazione prescritta).

    L’assegno è erogato dal datore di lavoro se la richiesta proviene da lavoratori occupati, mentre per quanto riguarda coloro che risultano disoccupati o sono stati richiamati alle armi il sussidio viene versato direttamente dall’Inps.

    Per ulteriori dettagli per quanto riguarda le modalità di presentazione della domanda da parte di disoccupati o lavoratori che siano stati richiamati alle armi fare click qui.

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