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    Anpal, c’è l’accordo in maggioranza: tutti i 654 precari saranno stabilizzati

    Oggi il senato ha votato un emendamento al Decreto Imprese che permette di avviare la stabilizzazione di tutti i 654 precari di Anpalservizi

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 22 Ott. 2019 alle 15:54

    Anpal, c’è l’accordo in maggioranza: tutti i 654 precari saranno stabilizzati

    Lieto fine per i precari Anpal e lieto fine, almeno su questo tema, per la maggioranza al governo.

    Fino a poche ore fa, la stabilizzazione dei 654 precari Anpal stava diventando terreno di scontro in seno al governo giallorosso.

    Oggi il senato ha votato un emendamento al Decreto Imprese che permette di avviare le stabilizzazione di tutti i 654 precari di Anpalservizi. Collaboratori e tempi determinati, all’interno del “decreto salva imprese” in fase di conversione in legge in Senato, che dà l’avvio alla stabilizzazione di tutti i contratti di lavoro. Compresi quelli dei quasi 40 operatori “già scaduti” e lasciati a casa dall’Agenzia che ha assunto intanto i 2.980 navigator del reddito di cittadinanza.

    “C’è voluto più di un anno di intensa mobilitazione, per arrivare al punto in cui siamo oggi giunti: presidi, scioperi, assemblee, azioni comunicative”, commentano da coordinamento nazionale precari Anpal servizi.

    “Per il momento, possiamo tirare solo un primo sospiro di sollievo. È stato approvato al Senato, nella Commissione Lavoro e Industria riunite, un emendamento di maggioranza all’art 4 del Decreto 101/2019 in via di conversione: la norma, così emendata, mette finalmente in sicurezza le stabilizzazioni dei lavoratori con contratto a tempo determinato e di collaborazione. Sono stati dunque superati gran parte dei vincoli tecnici presentati dalla Ministra Nunzia Catalfo nel question time che si è svolto alla Camera lo scorso 9 ottobre”.

    L’emendamento prevede infatti, per i lavoratori con contratti a tempo determinato che hanno maturato un’esperienza in azienda, l’assunzione diretta con contratto a tempo indeterminato; ciò vale anche per coloro ai quali, scaduto il contratto, l’azienda non aveva offerto alcuna soluzione. Per tutti i collaboratori, in forza al 1 gennaio 2019, una specifica procedura concorsuale interna consentirà, nel triennio 2019-2021, di completare il processo di stabilizzazione, valorizzando l’anzianità e l’esperienza acquisita.

    Secondo Coordinamento nazionale precari ANPAL Servizi, si tratta di “un primo risultato importante, ottenuto anche grazie all’impegno delle forze politiche di maggioranza – Italia Viva, LeU e PD – incontrate lo scorso 15 ottobre che, sollecitate dalla mobilitazione in tutta Italia delle precarie e dei precari, hanno deciso con coraggio di non ritirare gli emendamenti sulle stabilizzazioni, così come inizialmente richiesto dal Governo”.

    Il voto della Commissione Lavoro del Senato ci consente di affermare che il piano di reclutamento presentato dall’A.U. Mimmo Parisi – che prevedeva un esplicito turn over e la “rottamazione” di centinaia di precari storici – è stato respinto.

    “Attendiamo che si concluda l’iter di conversione del Decreto, intanto monitoreremo con attenzione i passaggi parlamentari dei prossimi giorni. E chiediamo fin da ora alla Ministra Catalfo di riconvocare il tavolo negoziale da Lei disposto nelle scorse settimane. Ciò allo scopo di concludere al meglio la vertenza, attraverso la sottoscrizione di un accordo sindacale che definisca i tempi, i criteri e le modalità con cui verranno realizzate le stabilizzazioni dei 654 precari – compresi le/i lavoratrici/lavoratori in esubero”.

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