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    Il governo Meloni lavora al primo decreto sul caro bollette: stop distacchi ai morosi e bonus senza Isee

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 24 Ott. 2022 alle 15:14

    Il governo Meloni lavora al primo decreto sul caro bollette: stop distacchi ai morosi e bonus senza Isee

    Appena insediato, il nuovo governo di Giorgia Meloni si prepara ad affrontare il caro bollette. L’emergenza rincari sarà infatti al centro di un decreto su cui sta lavorando l’esecutivo che ha prestato giuramento nel fine settimana. Il provvedimento sarà varato ancora prima della legge di bilancio per il 2023, da approvare entro fine anno per evitare l’esercizio provvisorio. Una situazione inedita per un governo appena uscito dalle elezioni, mai tenute in autunno dal secondo dopoguerra.

    Lo scopo principale del nuovo provvedimento sarà quello di prorogare il sistema dei crediti d’imposta per assistere le imprese nell’acquisto di energia elettrica, in scadenza a novembre. Estendere questo aiuto al mese successivo costerebbe circa 4,7 miliardi di euro alle casse dello stato, in base alle quotazioni di settembre. Gli sconti fiscali sono pari al 40 percento per le imprese energivore e del 30 percento per le imprese di dimensioni più ridotte, con una potenza dai 4,5 kilowatt.

    Nel decreto non saranno presenti misure per quanto riguarda le bollette delle famiglie, dopo l’estensione di questi aiuti a tutto il quarto trimestre dell’anno, già decisa dal governo Draghi. Come ricorda La Stampa, il governo potrebbe però decidere di liberare spazio dalla legge di bilancio, anticipando misure in questo decreto Aiuti “quater”, per poter destinare maggiori fondi agli aiuti alle famiglie a partire da gennaio.

    Una delle misure che potrebbe quindi finire nel decreto potrebbe essere un nuovo intervento per i mutui sulla prima casa, con cui aiutare le giovani coppie alla luce dei recenti aumenti dei tassi d’interesse che hanno scosso il mercato immobiliare.

    Il prossimo decreto potrebbe anche introdurre una novità nel bonus destinato ai redditi più bassi. I bonus sociali, attualmente destinati ai redditi Isee inferiori a 12.500 euro, potrebbero essere slegati dall’Indicatore della situazione economica equivalente, diventato un ostacolo alla loro fruizione. Secondo gli addetti ai lavori, il mancato utilizzo dei fondi stanziati nei precedenti decreti sarebbe in parte dovuto anche all’obbligo di richiedere l’Isee da parte delle famiglie, che spesso non sono a conoscenza del bonus.

    Il nuovo governo intende anche intervenire sui tempi di distacco delle forniture di luce e gas da parte delle compagnie energetiche, un tema segnalato ripetutamente dalle associazioni dei consumatori negli scorsi giorni. Allo studio c’è l’ipotesi di introdurre una moratoria di almeno sei mesi per chi è in ritardo con i pagamenti, per evitare disagi nel periodo più acuto della crisi energetica, i mesi invernali.

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